Un articolo sulle curiosità della pubblicità: questo era il nostro obiettivo iniziale. Per conseguirlo, abbiamo raccolto 5 aneddoti che sicuramente non conosci. Scopriamoli insieme!
5 aneddoti sconosciuti sulla pubblicità
1. Il primo spot dell’Ikea è stato subito ritirato
Il gigante dell’arredamento svedese IKEA ha fatto storia con il suo primo spot negli Stati Uniti, mostrando per la prima volta una coppia omosessuale. Il messaggio dietro l’annuncio era quello di incoraggiare le persone a “stare insieme, indipendentemente da chi si ama”.
Il video era stato mandato in onda la mattina del 4 giugno e, sebbene abbia suscitato l’entusiasmo dei fan, è stato ritirato poche ore dopo a causa di minacce di bombe ricevute dai negozi IKEA in tutto il paese.
Le minacce, fatte da un gruppo anonimo di estrema destra, hanno messo in allarme il personale di sicurezza di IKEA. La società ha deciso di ritirare immediatamente il video e ha rilasciato una dichiarazione in cui afferma che “la sicurezza dei nostri clienti e dipendenti è la nostra priorità assoluta”.
2. Il native advertising non sarebbe esistito senza Buffalo Bill
Oggi le piattaforme specializzate in native ads, come Nativery, non mancano. Pochi però sanno che senza, Buffalo Bill, il native advertising probabilmente non sarebbe mai esistito.
William Frederick “Buffalo Bill” Cody è stato uno dei più grandi showman del 19° secolo. Nato nel 1846, ha raggiunto la fama grazie alla sua Wild West Show, uno spettacolo itinerante di cavalli, abilità di tiro e performance di attori che viveva di una folta schiera di spettatori. E mentre il suo spettacolo attirava un numero sempre più crescente di fan, Buffalo Bill decise di attirare ancora più persone con la pubblicità.
Inizialmente, Buffalo Bill sfruttò i giornali locali, poi passò ai volantini, all’interno dei quali si descrivevano le sue performance, e li distribuì in tutti i paesi in cui passava. Ciò che cambiò per sempre la storia della pubblicità fu l’intuizione di inserire nei propri post una figura che era amata dalle masse: Toro Seduto. Quello fu il primo caso di Native Adv.
3. Le pubblicità in passato venivano proiettate dopo i film
Negli ultimi decenni, le tecniche di pubblicità hanno subito dei cambiamenti significativi. Una volta, le pubblicità venivano proiettate solo dopo i film al cinema. Le pubblicità cinematografiche erano un modo efficace per raggiungere un vasto numero di persone, soprattutto nelle città più grandi in cui la maggior parte della popolazione si riuniva regolarmente per vedere dei film.
Questo tipo di pubblicità era anche un ottimo modo per le aziende di entrare in contatto con i propri clienti.
Tuttavia, con l’avvento delle nuove tecnologie, come Internet, la televisione e la radio, le pubblicità cinematografiche sono state gradualmente sostituite da altre forme di pubblicità. Oggi, le pubblicità cinematografiche sono ancora utilizzate, ma meno di prima.
4. In Gran Bretagna c’è un limite di 12 minuti di spot
In Gran Bretagna esiste un limite di 12 minuti per ogni ora di televisione dedicata agli spot pubblicitari. Il limite di 12 minuti per ora si applica a tutti i programmi televisivi, sia trasmessi in diretta che registrati, inclusi i programmi per bambini.
Questo limite, se rispettato, rappresenterà una notevole riduzione della quantità di spot pubblicitari trasmessi in televisione, e comporterà anche una riduzione dei costi per le aziende che desiderano pubblicizzare i loro prodotti sulla tv.
La decisione del governo britannico è stata accolta con grande entusiasmo da molti consumatori, che hanno da tempo espresso il loro disappunto per il numero esagerato di spot pubblicitari trasmessi in televisione. Molti consumatori hanno anche espresso l’opinione che la riduzione della quantità di spot pubblicitari in televisione offrirà loro più tempo per guardare i loro programmi preferiti senza essere interrotti da spot eccessivamente lunghi.
5. Disney Channel negli Stati Unita accetta solo pubblicità Disney
Negli Stati Uniti, la popolare rete televisiva Disney Channel segue una politica di protezione dei suoi spettatori più giovani, non accettando pubblicità che non siano inerenti a prodotti Disney. Sin dal momento della sua creazione, la rete televisiva ha mantenuto questa pratica, dedicandosi esclusivamente a mostrare spettacoli e pubblicità legati all’universo Disney.
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