Lo scorso venerdì è scomparso uno dei più grandi nomi dell’animazione giapponese: Leiji Matsumoto, il celebre mangaka giapponese, icona per gli appassionati di cultura pop giapponese.
Durante la sua lunga carriera, il maestro ha creato opere che hanno conquistato l’immaginario collettivo, tra cui Capitan Harlock, Queen Emeraldas, Galaxy Express 999, Starzinger, Gun Frontier, Danguard A e Uchū senkan Yamato, quest’ultima così iconica da essere stata scelta come nome dalla più longeva casa di distribuzione di anime in Italia, la Yamato Video.
Matsumoto ha avuto una carriera pluridecennale, ma è stata soprattutto la serie Capitan Harlock, creata nel 1977, a renderlo celebre in tutto il mondo. Con la sua scomparsa, il mondo dell’animazione e i suoi fan piangono la perdita di una leggenda. Inoltre, Matsumoto è stato anche coinvolto in altri progetti creativi, come la regia del film d’animazione “Interstella 5555 – The 5tory of the 5ecret 5tar 5ystem“, basato interamente sul secondo album dei Daft Punk, e la sua collaborazione alla serie L’uccellino azzurro, tratta dal racconto dello scrittore e Premio Nobel belga Maurice Maeterlinck.
Il celebre disegnatore ha iniziato la sua carriera lavorando su alcuni shōjo manga, fumetti rivolti principalmente a un pubblico femminile, che gli hanno permesso di attirare l’attenzione del grande pubblico. Con il passare degli anni, Matsumoto ha consolidato la sua reputazione come uno dei più grandi maestri del manga e dell’animazione giapponese. La sua morte, avvenuta lo scorso 13 febbraio all’età di 85 anni a causa di un’insufficienza cardiaca, ha lasciato un vuoto nell’industria culturale giapponese, ma il suo lavoro continuerà a ispirare e a influenzare generazioni di artisti e appassionati di anime in tutto il mondo.
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