Il caldo e l’umidità continuano a dominare le nostre regioni, soprattutto al Sud, mentre al Nord si verificano alcune instabilità meteorologiche a causa di deboli infiltrazioni fresche da ovest. Tuttavia, questi tentativi di instabilità avranno vita breve, poiché il caldo africano tornerà a farsi sentire già da questa domenica, portando un netto aumento delle temperature in tutta Italia, soprattutto al Sud e sulle isole maggiori.
Il caldo ci accompagnerà almeno fino all’equinozio d’autunno, soprattutto al Sud, dove le temperature e l’afa aumenteranno costantemente, soprattutto nelle ore centrali della giornata. Solo il Nord potrebbe avere qualche passaggio perturbato dalla Francia, che porterà qualche acquazzone e temporale, soprattutto all’inizio della prossima settimana. Tuttavia, non si tratta di vere e proprie perturbazioni autunnali con piogge abbondanti.
Le prime vere perturbazioni autunnali arriveranno nell’ultima settimana di settembre, a partire dall’equinozio il 23 del mese. Gli ultimi aggiornamenti dei centri di calcolo indicano l’arrivo di una vasta irruzione fresca dal Nord Atlantico, che colpirà l’Europa centrale e il Nord Italia, causando un sensibile calo delle temperature. Ci aspettiamo forti piogge, temporali, grandinate e forti raffiche di vento. Nel corso delle ore, è probabile che questa aria fresca si estenda anche al Centro e al Sud Italia, tra il 24 e il 25 settembre.
Queste correnti fresche dal Nord Atlantico spazzeranno via il caldo mediterraneo, facendo retrocedere l’intera struttura anticiclonica subtropicale verso il Nordafrica. Se ciò accadrà, avremo un settembre più autunnale che estivo e potremmo affrontare un ottobre particolarmente fresco e turbolento.
Tuttavia, queste previsioni non sono ancora del tutto confermate, considerando che manca poco più di una settimana all’inizio ipotetico dell’autunno. Infatti, non tutti i centri di calcolo sono concordi con questa soluzione fresca e dinamica. Tra le altre ipotesi c’è quella di un graduale calo delle temperature, ma senza vere e proprie perturbazioni organizzate.
Dovremo quindi attendere i prossimi aggiornamenti per avere una visione più dettagliata e affidabile dell’evoluzione meteorologica della terza decade del mese.
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