Alessandro Borghi, noto per il suo ruolo nella serie Netflix “Supersex” basata sulla vita di Rocco Siffredi, si apre in una conversazione sorprendentemente onesta con Fanpage, condividendo dettagli intimi sul suo rapporto personale con il mondo dell’erotismo. L’attore 37enne svela un aspetto inaspettato della sua vita quotidiana, rivelando di visionare contenuti per adulti quotidianamente, non solo per piacere personale ma anche per restare connesso con i tempi.
La visione personale di Borghi sul porno
Borghi, affrontando un argomento spesso tabù, spiega che il suo interesse per il materiale pornografico va oltre il semplice intrattenimento; lo considera un mezzo per esplorare la vasta gamma di espressioni sessuali umane. Per lui, guardare questi contenuti è paragonabile alla visione di qualsiasi altra forma di cinema, con l’intenzione di discernere ciò che risuona con i suoi gusti e ciò che no. È una pratica che considera essenziale per comprendere le proprie preferenze e avversioni sessuali.
Interpretare Siffredi: una sfida senza timori
Nell’interpretare Rocco Siffredi, Borghi ha affrontato la sfida di girare 50 scene di sesso in meno di cento giorni, un’esperienza che ha affrontato con ironia e dedizione artistica. L’attore enfatizza come il suo ruolo non mirasse a replicare fedelmente l’industria dell’hard, ma piuttosto a raccontare una storia, mantenendo un approccio professionale e distaccato rispetto alla nudità e alle scene esplicite, affrontando il tutto con un misto di serietà e giocosità, consapevole della curiosità e delle reazioni che queste scene avrebbero suscitato nel pubblico.
Un appello per l’educazione sessuale
Borghi, ora padre, esprime un forte desiderio che l’educazione sessuale diventi parte integrante del curriculum scolastico, enfatizzando l’importanza di un approccio informato e consapevole alla sessualità. Sottolinea l’urgenza di questo argomento, specialmente ora che è genitore, aspirando a creare un ambiente in cui suo figlio possa crescere con una mente aperta e un sano rapporto con la propria sessualità e quella altrui, promuovendo il dialogo e la riflessione su un tema così cruciale.
Attraverso queste sincere confidenze, Alessandro Borghi non solo fornisce uno spaccato della sua vita privata ma solleva anche questioni significative sul ruolo del porno nella società contemporanea, il valore dell’educazione sessuale e il potere liberatorio della verità e dell’accettazione in un campo ancora permeato da incomprensioni e pregiudizi.