Lo zucchero è il principale responsabile dei rincari dei prezzi nel carrello della spesa, con un aumento record del 43%. Questo è più del doppio dell’aumento della verdura (+20,1%) e oltre quattro volte l’aumento della frutta (9,4%). I dati sono emersi da un’analisi della Coldiretti in occasione dei dati Istat sull’inflazione ad agosto, che ha registrato un aumento del 9,4% nel carrello della spesa rispetto al 2022.
La Coldiretti sottolinea che lo zucchero è presente nell’85% dei prodotti alimentari realizzati a livello industriale, il che ha un effetto a valanga sui prezzi. Nonostante un consumo di oltre 1,7 milioni di tonnellate, l’Italia produce solo 150.000 tonnellate di zucchero, a causa della chiusura di 17 zuccherifici su 19 negli ultimi vent’anni. Di conseguenza, più dell’80% dello zucchero consumato in Italia viene importato dall’estero, e le sue quotazioni influenzano l’intero mercato.
Al secondo posto della classifica degli aumenti dei prezzi c’è l’olio d’oliva, con un aumento del 37%. Anche in questo caso, le importazioni dalla Spagna hanno contribuito all’aumento dei prezzi. A causa delle condizioni climatiche avverse, il raccolto di olive in Spagna è stato dimezzato, portando a un aumento delle quotazioni. Nonostante l’Italia sia il secondo produttore mondiale di olio d’oliva, la produzione nazionale si è notevolmente ridotta negli ultimi anni. Di conseguenza, le importazioni dall’estero sono più del doppio della produzione italiana, con la maggior parte proveniente proprio dalla Spagna.
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