
Quali sono le correlazioni che intercorrono tra: Psicologia Dell’Autoprotezione, Autodifesa E Terrorismo/Antiterrorismo?
Nell’ambito della Psicologia dell’Autoprotezione, questo argomento è stato meticolosamente affrontato e analizzato. L’Autodifesa si traduce in anticipazione, il concetto di anticipazione include un processo di cognizione che riguarderà la consapevolezza delle proprie funzioni fisiche, emotive e psicologiche. In sintesi, ciò che riguarda la conoscenza e la gestione delle nostre dinamiche mentali e comportamentali unite alla consapevolezza ed alla prevenzione. Ma che correlazione c’è fra Terrorismo e Antiterrorismo? L’Autodifesa può essere definita come un insieme di regole, di comportamenti finalizzati a spegnere sul nascere l’evolversi di situazioni pericolose. L’ideale sarebbe evitare la situazione, facendo riferimento a tutti gli elementi inerenti la situational analysis che ci comunicheranno l’evolversi di una determinata situazione, afferma l’esperto di sicurezza Federico Iannoni Sebastianini, Team Leader di diverse società di sicurezza. Egli afferma che in ambito di Terrorismo e Antiterrorismo, per esempio, si tratta principalmente di estendere al massimo il concetto di prevenzione e security, includendo tattiche, tecniche, strategie di governo e servizi di intelligence, per contrastare o prevenire il fenomeno del terrorismo. Da ciò si evince che il concetto di autodifesa è universale, ossia lo stesso concetto applicato all’autoprotezione, può essere contestualizzato su una scala più ampia, creando una rete il cui fine assume rilevanza sia in fase preventiva e di individuazione di organizzazioni che operano per infondere paura e costringere un Paese e il suo governo ad operare in concordanza dei loro obiettivi. Anche in questo ambito il fine è divenire l’antidoto giusto capace di neutralizzare, impiegando misure per reprimere l’illegalità e chi opera con l’intenzione di minare la sicurezza di un paese o il suo popolo.

Le dinamiche Psicologiche, invece, che portano al terrorismo?
Partiamo col dire che la radicalizzazione è essenzialmente un fenomeno psicologico, afferma il Dott. Vito Siracusa, Psicoterapeuta ed esperto di Comunicazione, un processo di sviluppo personale dettato da una sorta di apertura cognitiva in cui l’individuo sceglie la strada del terrorismo come risposta ad un disagio interiore, accentuato da un contesto distorto di alcune dinamiche sociali. Diversi studiosi ed esperti del fenomeno, nel corso degli anni, hanno provato spesso con idee discordanti, a tracciare un profilo lineare e concordato a riguardo. Tra le varie interpretazioni, un modello fondamentale è stato elaborato nel 2009 dal Prof. Fathali M. Moghadam, mediante la metafora della scala, in cui l’ individuo, sentendosi autodeclassato della propria persona nella società, realizza che la scalata alla radicalizzazione possa in qualche modo essere la risposta al suo disagio interiore. Si evince che ciò che influisce sul processo sono soprattutto fattori personali, come percepire un trattamento ingiusto all’interno di una comunità, problematiche interne, porsi domande circa la loro identità e sulla sua valutazione.
Attraverso questa breve descrizione sul fenomeno del Terrorismo, si è voluto evidenziare il fattore psicologico che caratterizza la vita di ogni essere umano. In altre parole, come la maggioranza degli esseri umani cercano di migliorare le proprie vite, anche se affetti da un grave senso di inadeguatezza. Abbiamo compreso che il contesto sociale, la predisposizione e la vulnerabilità sono gli elementi che influiscono sulla proliferazione della radicalizzazione.
Per quanto riguarda il concetto di Autodifesa, afferma il Dott. Iannoni Sebastianini, sicuramente si tratta di operare per evitare di mettere in pericolo la nostra persona, un paese, un popolo, un obiettivo sensibile, applicando norme e regole che non devono essere mai trascurate.
In conclusione, secondo il parere di questi due esperti, bisognerebbe lavorare verso lo sviluppo di politiche mirate e adatte ad ogni individuo, in grado di annullare o quantomeno contrastare la scalata al reclutamento. La miglior forma in assoluto di Prevenzione.
Dott.Federico Iannoni Sebastianini www.federicoiannonisebastianini.com
Dott. Vito Siracusa Ipnoterapeuta Psicologo del lavoro e delle Organizzazioni Esperto in Comunicazione e Marketing www.tecnologiementali.it
Discussion about this post