Anche il Brasile potrebbe utilizzare Bitcoin come valuta avente corso legale, proprio come ha fatto dal settembre scorso anche El Salvador. Si tratta di una proposta del deputato Aureo Ribeiro, che secondo quanto riportato in un’intervista presenterà un disegno di legge nei prossimi giornali.
A Yahoo Finance il deputato brasiliano ha spiegato che era necessario regolamentare questo settore, sfruttandone anche le opportunità. Queste le sue parole:
“Vogliamo separare il grano dalla pula, creare regolamenti in modo da poter commerciare, sapere dove stai comprando e sapere con chi stai trattando. Con questo bene si potrà comprare una casa, una macchina, andare da McDonald’s per comprare un hamburger – sarà una moneta nel paese come è successo in altri Paesi”.
Il punto è che in Brasile Bitcoin è già molto conosciuto e utilizzato. Lo scopo del disegno di legge è renderlo un pagamento legale a tutti gli effetti.
Il Parlamento sta discutendo come regolamentare le crypto
Attualmente in parlamento ci sono in discussione alcune leggi in materia finanziaria che riguardano indirettamente anche il mondo delle valute digitali.
Una di queste, la legge 75/2019, sta creando un acceso dibattito fra parlamentari che sono a favore di una maggiore liberalizzazione del mercato crypto e quanti invece avvertono dei rischi legati alla volatilità e all’utilizzo che ne viene fatto per svolgere attività illecite.
Nei giorni scorsi si sarebbe un acceso uno scontro fra il deputato Celso Rossomano che ha affermato che le criptovalute starebbero ostacolando il lavoro delle autorità per contrastare l’illegalità in Brasile.
“Facciamo tutto il possibile per evitare che la criminalità si espanda, ma oggi con queste criptovalute, purtroppo, la criminalità organizzata non utilizza più le istituzioni finanziarie per effettuare i propri bonifici e transiti con importi assurdi, utilizza criptovalute, che non hanno nessuna sicurezza legale”.
Immediata è arrivata la replica di Gilson Marques, uno dei più convinti difensori delle criptovalute nel congresso brasiliano, che ha difeso strenuamente i Bitcoin e le valute digitali, affermando che le valute digitali dovrebbero essere favorite invece che criticate per il loro potenziale potere anti inflattivo.
Gilson è arrivato a difendere la moneta digitale come difesa contro le politiche monetarie dello Stato, suscitando la veemente protesta di mezzo Parlamento brasiliano.
“Bitcoin è una protezione contro lo Stato, contro il governo, contro la riduzione artificiale del valore della moneta, che viene pagata proprio dai più poveri”.
Bitcoin meglio del real
Il deputato brasiliano ha votato contro questo provvedimento, affermando che l’uso criminale che se ne fa dipende dalle persone e non dal mezzo che queste utilizzano.
La sua convinzione è che il Real, la moneta brasiliana, si svaluterà moltissimo nei prossimi anni e che lui ha investito tutto in oro e Bitcoin, e che presto potrebbe come in El salvador, avere corso legale anche in Brasile, visto la sua crescente adozione da parte dei cittadini brasiliani, così come di quelli argentini e Venezuelani.
La banca centrale brasiliana a settembre ha affermato di avere già messo in cantiere un approfondito studio di un progetti di real digitale, per capire le potenzialità e le possibilità di un simile strumento per le finanze del grande Stato sudamericano, dopo l’incredibile successo riscosso da Pix, il suo nuovo servizio di pagamento digitale lanciato nel novembre 2020, che registra dopo pochi mesi già 96 milioni di utenti.
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