La situazione dell’immigrazione in Italia sta diventando sempre più caotica, con un numero crescente di arrivi irregolari che mettono a dura prova il governo. La leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, ha annunciato una svolta nella politica migratoria del paese, proponendo l’uso della Marina militare per bloccare le imbarcazioni e accelerare i rimpatri. Nel frattempo, l’Unione Europea sembra non fare nulla per aiutare l’Italia, lasciandola affrontare da sola questa crisi.
I numeri parlano da soli: negli ultimi 8 mesi e mezzo, sono sbarcati in Italia 125.928 migranti irregolari, il doppio rispetto all’anno scorso e il triplo rispetto al 2021. Se questa tendenza continua, entro la fine del 2023 gli arrivi in Italia potrebbero superare la metà di tutti gli immigrati che arrivano alle frontiere dell’Unione Europea. Secondo un rapporto dei servizi segreti, potrebbero arrivare tra i 700.000 e i 900.000 sbarchi entro la fine del 2023.
La rotta del Mediterraneo centrale da Libia e Tunisia è preferita dai migranti perché è più breve, più sicura e meno costosa. Inoltre, l’Italia offre loro maggiori garanzie di accoglienza e la possibilità di rimanere nel paese per settimane o mesi in attesa di una decisione sulle richieste di asilo. Questo crea problemi di distribuzione dei migranti sul territorio italiano, con la Lombardia che ospita il maggior numero di persone in accoglienza, seguita dall’Emilia Romagna, dalla Sicilia e dal Piemonte.
La situazione è diventata insostenibile, con problemi di sicurezza e una mancanza di controllo sulle partenze e sui rimpatri. Ci sono forze politiche e sociali che cercano di sfruttare questa crisi per far cadere il governo Meloni. Il Partito Democratico e le opposizioni stanno attaccando il governo sulla questione dell’immigrazione, e questo sta avendo un impatto anche sull’elettorato di Fratelli d’Italia e del centrodestra.
L’Unione Europea sembra non essere interessata ad aiutare l’Italia, con ogni paese che agisce per i propri interessi. La Francia ha addirittura blindato il confine con l’Italia per impedire il transito dei migranti, mentre la Germania ha sospeso i trasferimenti previsti dalla Convenzione di Dublino. L’Italia, che rappresenta solo una piccola parte dell’Europa, non può sopportare questo carico da sola. La soluzione è trattenere i migranti nei loro paesi d’origine, ma per farlo servono mezzi e risorse adeguate.
La situazione è critica e se non si prendono provvedimenti immediati, l’Italia rischia di collassare. Il governo Meloni deve agire con determinazione e cercare il sostegno dell’Unione Europea per affrontare questa crisi. Altrimenti, pagherà le conseguenze politiche nelle prossime elezioni.
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