Il programma Propagandalive è tornato in onda con la sua cupoletta comica “risate rosse”, condotta da Zoro e Makkox, che si divertono a prendere in giro gli avversari politici di destra. Tuttavia, Zoro ha espresso qualche lamentela riguardo a Elly Schlein. Nella puntata di ieri sera, è stata ospite Chiara Valerio, nota per le sue idee di sinistra, che ha ironizzato sul ministro degli Interni Piantedosi.
Ma cosa aveva detto di così grave? Ecco le sue parole: “L’obiettivo è arrivare a una società in cui le donne non debbano avere paura di uscire. Le donne sono libere, come gli uomini, di vestirsi come vogliono, anche con una minigonna, senza dover affrontare situazioni spiacevoli”.
Questa affermazione ha fatto ridere le anime progressiste presenti in studio. Il termine “minigonna” è stato considerato antiquato e vintage, qualcosa che appartiene agli anni ’50, secondo la definizione di Chiara Valerio. Se avesse usato il termine “mini skirt”, la situazione sarebbe stata diversa. Ma “minigonna”, come si può? E Chiara Valerio, con il suo senso di superiorità, ha colpito l’incauto Piantedosi, commentando: “Pensate all’adolescenza di Piantedosi, che non ha mai visto una donna con la minigonna, quindi evidentemente c’è un certo disagio giovanile in certe persone”. Il pubblico ha riso di gusto per questa “geniale” battuta.
Curiosamente, quando la giornalista Claudia Fusani ha chiesto a Giorgia Meloni se una donna può uscire con la minigonna e bere una birra, il disagio adolescenziale non è stato menzionato. Chissà se Chiara Valerio lo ha notato. Ma nessuno ha fatto questa domanda a Valerio, forse perché voleva solo attirare l’attenzione su di sé. Strano, perché l’ha fatta apposta. Quindi, se Piantedosi menziona la minigonna, è un adolescente disagiato, ma se lo fa un’altra persona no.
Quanto a Chiara Valerio, cosa ci si può aspettare da una persona che dice che i legami di sangue sono fascisti? Forse anche se si tiene alla propria madre o al proprio padre, secondo lei si è disagiati. E coloro che soffrono di profondi disagi spesso li vedono negli altri, perché proiettano i propri disagi sugli altri. Quindi, massima comprensione… È significativo che, dopo la derisione, si passi al disprezzo quando Valerio menziona Eugenia Roccella, che ha affermato che per fare un figlio ci vogliono un uomo e una donna. Ma anche questa è un’idea antiquata, no?
Valerio ha detto: “Prendere un uomo e una donna e chiamarli famiglia, aggiungendo alla cicogna e al cavolo altri modi per incrementare la natalità, ogni volta che sento un’espressione del governo o dei suoi parenti, mi viene in mente un’espressione di Fleur Jaeggy che dice ‘la malinconia ci ha assalito con il senso comune’. Mi viene un po’ di malinconia, per non dire rabbia, disprezzo o abbattimento del dibattito democratico. È un ritorno al passato, perché la discussione sulla minigonna è tipica degli anni ’50”.
Successivamente, si è parlato di Michela Murgia, citata dal generale Vannacci, e di quante copie ha venduto e di quanto ha previsto le ossessioni del fascismo per la sicurezza e la famiglia. Valerio ha sintetizzato il tutto dicendo che la minigonna è una metafora del fascismo. Eppure, dicono che uno si butta sul libro del generale…
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