In molti coltivano il sogno di aprire un’attività di ristorazione come un chiosco bar. Soprattutto gli amanti del mare desidererebbero mollare tutto e iniziare una nuova vita in una località balneare con un chiosco sulla spiaggia. Ogni anno, migliaia di italiani fanno questo pensiero ed una gran fetta di essi lavorano per renderlo concreto, spesso, anche in Italia. È chiaro che per mettersi in proprio bisogni affrontare delle spese, ma bisogna anche capire che qualsiasi attività, oltre a quelle comuni, presenta oneri peculiari ed il chiosco, al di là delle dimensioni, non è da meno.
L’apertura di un chiosco può comportare una serie di costi importanti ma alcuni di essi sono imprescindibili se si intende offrire un servizio di qualità. Ad esempio, dotare il bar di una pergola in cui posizionare sedie e tavolini consente di incrementare in maniera significativa i guadagni. Qualora si voglia aprire un chiosco di questo tipo è preferibile optare per strutture resistenti come i pergolati di CheTenda, azienda tra le più note nel settore delle schermature solari, affinché l’umidità, il sole e le intemperie non ne compromettano aspetto e funzionalità. Nelle prossime righe andremo a scoprire tutto ciò che c’è da sapere per l’apertura di un chiosco bar, dall’iter precedente all’apertura al costo complessivo delle spese da affrontare.
Aprire un chiosco bar, attrezzatura necessaria
Prima di entrare nel merito della questione burocratica che, chiaramente, sussiste anche nel caso del chiosco, nonostante la procedura sia relativamente più snella rispetto a quanto concerne l’apertura di un bar vero e proprio, vogliamo citare le voci necessarie in termini pratici e di attrezzatura per un’attività di questo tipo. A prescindere dalla tipologia di chiosco, che si tratti di un vero e proprio bar o di una paninoteca ambulante, vi suggeriamo caldamente di munirvi, oltre che della struttura, sia che si tratti di un food truck o di un prefabbricato per una postazione fissa, di:
- Frigo bar
- Macchina del ghiaccio
- Macchina per il caffè
- Spillatrice per la birra
- Piastre per la cottura
- Forno a microonde
- Registratore di cassa
- Posate e utensili vari
Requisiti burocratici per l’apertura di un chiosco bar
Al di là di quanto elencato in precedenza, poi, ogni singola attività avrà le proprie esigenze singole. Premesso questo, la prima cosa da fare quando si intende mettersi in proprio in un qualsiasi esercizio commerciale o libera professione è aprire una partita iva. La normativa vigente, poi, relativa ai chioschi bar e alle attività affini in termini di intenzioni prescrive regolamenti simili a quelli dei classici esercizi di ristorazione, salvo alcune facilitazioni. Dovrete, dunque, recarvi presso i fori competenti per l’ottenimento delle varie licenze, registrandovi anche presso INPS, INAIL e Camera di Commercio della provincia di residenza. Dovrete ottenere un’autorizzazione sanitaria dall’ASL e registrare l’attività presso il comune in cui la si andrà a svolgere.
Quanto costa un’attività di questo tipo?
Dopo aver scoperto i dettagli preliminari relativi all’apertura di un’attività come un chiosco bar, dovrete fermarvi e riflettere sui costi di un’iniziativa simile. Un’attività commerciale come questa, sia essa ambulante o a postazione fissa, ha senz’altro dei costi di avviamento, oltre a quelli di gestione. Di certo, si tratta di un investimento più contenuto rispetto ad un’attività di ristorazione o intrattenimento tradizionale. Indicativamente, comunque, un chiosco può variare in termini di costi in base alla grandezza e alle attrezzature installate con costi che variano tra i 20.000 e i 40.000 euro per gli ambulanti e tra i 15.000 e i 100.000 per quelli sulla spiaggia. Relativamente alla gestione, invece, dovrete fare una stima individuale in base alle esigenze della vostra attività.
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