Il deputato del Partito Democratico Andrea De Maria ha proposto pene più severe per i consumatori di cannabis, anche nei casi di “lieve entità”. La sua proposta mira a modificare il comma 5 dell’articolo 73 del “Testo unico sugli stupefacenti”, che attualmente prevede pene da sei mesi a quattro anni per questi casi. De Maria chiede che le pene vengano portate da due a sei anni.
Questa posizione non è nuova per i membri del Partito Democratico, che non si sono mai uniti per sostenere la depenalizzazione, la regolamentazione o la legalizzazione della cannabis. Tuttavia, questa proposta va contro la linea seguita dalla segretaria Elly Schlein.
Schlein ha sostenuto la regolamentazione legale della cannabis come unico strumento efficace per controllare la sostanza. Secondo lei, questa regolamentazione toglierebbe la cannabis dal mercato criminale, ridurrebbe i profitti delle narcomafie e proteggerebbe i giovani. Inoltre, fornirebbe informazioni chiare per prevenire comportamenti rischiosi e recupererebbe risorse per l’educazione e la lotta ai reati più gravi.
Dopo l’annuncio della proposta di De Maria, il Partito Democratico ha cercato di fare una retromarcia parziale. Il sottosegretario in Emilia Romagna e responsabile degli Enti locali del Pd, Davide Baruffi, ha dichiarato che la proposta di De Maria non rappresenta la posizione di Bonaccini, il leader del partito. Tuttavia, De Maria ha difeso la sua proposta, affermando che è stata presentata per contenere il fenomeno del piccolo spaccio e che è frutto di un impegno preso nel 2018 dopo un confronto con le forze dell’ordine.
Alcuni attivisti e membri dei Radicali Italiani hanno criticato la proposta di De Maria, sostenendo che sarebbe necessario legalizzare la cannabis e depenalizzare l’uso di tutte le sostanze stupefacenti. Hanno anche sottolineato il sovraffollamento delle carceri italiane, con il 30% dei detenuti puniti per il possesso di sostanze, soprattutto cannabis, un reato che non ha vittime ma che viene punito con la detenzione.
In conclusione, la proposta di De Maria di aumentare le pene per i consumatori di cannabis, anche nei casi di “lieve entità”, ha suscitato dibattito all’interno del Partito Democratico e tra gli attivisti. Mentre alcuni sostengono la necessità di pene più severe, altri ritengono che la soluzione migliore sarebbe legalizzare la cannabis e depenalizzare l’uso di tutte le sostanze stupefacenti.
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