Nella città orientale libica di Derna, i lavori di recupero continuano tra detriti, fanghi densi e edifici gravemente danneggiati. Secondo la Società della Mezzaluna Rossa Libica, l’alluvione ha causato la perdita di oltre 6.000 vite, lasciando dietro di sé un sentiero di distruzione e dolore. Il sindaco Abdulmenam al-Ghaithi ha dichiarato che la città portuale, che conta circa 100.000 abitanti, è ora desolata per la paura che il bilancio delle vittime possa salire a 20.000. La situazione è descritta come “giorno del giudizio” dagli abitanti locali.
Le operazioni di ricerca sono state rallentate dalla presenza di ordigni inesplosi e munizioni abbandonate in tutta la città. La Mezzaluna Rossa Libica ha emesso un avviso che più di 10.000 persone sono disperse nella città. Un residente locale ha condiviso sui social media video che mostrano l’entità della devastazione causata dalla tempesta Daniel, che ha spazzato via tutto sul suo cammino, trascinando edifici e corpi in mare.
La Mezzaluna Rossa sta fornendo supporto di emergenza nell’area colpita, ma molte persone hanno perso tutto. Le immagini satellitari hanno catturato la drammaticità della situazione, con il fiume Wadi Derna che ha rotto due dighe a causa delle piogge della tempesta Daniel, causando onde alte 6,7 metri che hanno travolto la città.
Le preoccupazioni per la salute sono cresciute, con almeno tre grandi ospedali fuori servizio a Derna e altri che funzionano solo parzialmente. Le alluvioni possono portare a focolai di malattie, soprattutto in situazioni di emergenza, a causa della mancanza di servizi igienici adeguati nei rifugi temporanei. L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha sottolineato il rischio di diffusione di malattie trasmesse dall’acqua come la dissenteria e il colera nelle aree densamente popolate.
I volontari della Mezzaluna Rossa libica sono stati i primi ad intervenire, evacuando le persone, fornendo il primo soccorso e conducendo operazioni di ricerca e soccorso in coordinamento con le autorità locali. La priorità attuale è salvare il maggior numero possibile di vite. Le squadre della Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa stanno rispondendo, fornendo il primo soccorso, cercando i dispersi e aiutando a riunire le famiglie.
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