Nella Determina del 29 dicembre della giunta Zingaretti e dell’assessore alla Sanità D’Amato, intitolata “riorganizzazione e riqualificazione delle cure domiciliari“, si nasconde un’ennesima proroga della sperimentazione del sistema di accreditamento dei servizi di assistenza domiciliare, inizialmente prevista solo per il 2020 e poi già prorogata nel 2021 e nel 2022 a causa della pandemia di covid-19. A denunciarlo sono il deputato di Fdi Luciano Ciocchetti e il consigliere regionale di Fdi Massimiliano Maselli, che parlano di un vero e proprio fallimento del sistema di accreditamento e chiedono interventi strutturali e tariffe adeguate per le cure domiciliari. Secondo Ciocchetti e Maselli, infatti, il tavolo tecnico di monitoraggio previsto dal Dca 525/2019, che avrebbe dovuto gestire la “rapida” transizione verso modelli più evoluti di assistenza, è stato convocato pochissime volte e non ha mai avviato veri lavori di analisi e messa a punto del sistema.
“In tema di sanità l’ultimo regalo della giunta Zingaretti e dell’assessore alla Sanità D’Amato è una Determina del 29 dicembre in cui sotto il titolo di “riorganizzazione e riqualificazione delle cure domiciliari” si nasconde null’altro che l’ennesima proroga, anche per il 2023, della stessa “sperimentazione” del sistema di accreditamento dei servizi di assistenza domiciliare, inizialmente prevista per un solo anno, il 2020, e poi già prorogata nel 2021 e nel 2022 causa covid.” Dichiarano in una nota il deputato di Fdi Luciano Ciocchetti e il consigliere regionale di Fdi Massimiliano Maselli.
“Nel 2019 l’assessore alla sanità D’Amato richiese a tutti gli erogatori un sacrificio di un anno in una logica di continuità assistenziale, chiedendo di accettare una drastica riduzione delle tariffe previste e promettendo una rapida transizione verso modelli più evoluti che prevedessero tariffe sostenibili ed adeguate. Dopo 3 anni nulla è cambiato, tutto è rimasto fermo. Inoltre il Dca 525/2019 che dette avvio a questo percorso – ricordano Ciocchetti e Maselli – prevedeva espressamente che da subito vi fosse l’attivazione di un tavolo tecnico di monitoraggio composto da Regione, ASL, Associazioni di categoria degli erogatori che avrebbe dovuto gestire questa “rapida” transizione e apportare i necessari correttivi al sistema, proponendo anche nuovi modelli e nuovi profili tariffari.”
“Si contano invece sulle dita di una mano le volte in cui questo tavolo tecnico è stato convocato, senza che mai venissero avviati veri lavori di analisi, di confronto e di messa a punto del sistema. Per l’assessore D’Amato si tratta di un vero e proprio fallimento. E’ ora di dare piena attuazione al sistema di accreditamento dei servizi di assistenza domiciliare – concludono – e chiederemo al candidato del centrodestra Francesco Rocca, sensibile alle problematiche dei cittadini più fragili, di impegnarsi in tal senso definendo le ‘cure domiciliari’ strutturali e con tariffe adeguate.”
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