Per la prima volta al mondo è stata osservata la riproduzione condivisa fra coppie di due specie diverse di uccelli: costruzione di uno stesso nido, cova e cura dei piccoli, tutto in comune. Questo evento straordinario è avvenuto due anni fa in un paesino dell’Appennino pistoiese chiamato Maresca, e i risultati dello studio sono stati recentemente pubblicati su Bird Study dai ricercatori Giacomo Bruni, Emiliano Mori e Rosario Balestrieri.
Questa scoperta contraddice il vecchio adagio della sociobiologia, secondo cui a cooperare e a dimostrare forme di altruismo sono individui imparentati, che condividono i loro geni e sono quindi interessati alla continuazione genetica di parte del loro corredo, ad esempio attraverso fratelli e nipoti. Tuttavia, in questo caso i geni non c’entrano: gli uccelli non erano imparentati e nemmeno della stessa specie.
Questo fenomeno è stato osservato in due coppie di uccelli: una coppia di cinciarelle e una coppia di cinciallegre. Nonostante le differenze di specie, le due coppie hanno collaborato nella costruzione di un unico nido e nella cova dei loro uova. Inoltre, entrambe le coppie si sono prese cura dei piccoli, nutrendoli e proteggendoli insieme.
Gli studiosi hanno ipotizzato che questa forma di cooperazione tra specie diverse possa essere dovuta a una mancanza di partner disponibili nella zona. Inoltre, la presenza di risorse abbondanti, come cibo e spazio per nidificare, potrebbe aver favorito questa insolita alleanza.
Questa scoperta apre nuove prospettive per la comprensione del comportamento animale e delle dinamiche di cooperazione tra specie diverse. È un esempio straordinario di come gli animali possano adattarsi e trovare soluzioni innovative per sopravvivere e riprodursi.
In conclusione, la riproduzione condivisa tra coppie di specie diverse di uccelli osservata a Maresca rappresenta un evento eccezionale che sfida le teorie tradizionali sulla cooperazione basata sul parentesco genetico. Questa scoperta apre nuove strade per la ricerca nel campo della biologia comportamentale e ci spinge a riconsiderare le dinamiche di cooperazione tra specie diverse.
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