Il famoso artista colombiano Fernando Botero, considerato da molti come il più grande artista colombiano di tutti i tempi, è morto oggi all’età di 91 anni nella sua casa a Montecarlo. Botero è noto per il suo stile unico e immediatamente riconoscibile, caratterizzato da figure voluminose. Questo stile distintivo è diventato il suo “marchio di fabbrica” e ha caratterizzato molte delle sue opere in tutto il mondo.
La carriera di Botero ha avuto inizio nel 1948, quando ha esposto per la prima volta a Medellín, la sua città natale. Nel 1952 ha vinto il secondo premio al IX Salone degli artisti colombiani con l’opera “Sulla costa”, guadagnando un premio in denaro che ha investito nella sua formazione artistica. Ha viaggiato in Europa, visitando il Museo del Prado di Madrid, dove ha ammirato opere di artisti come Francisco Goya e Tiziano. A Parigi, si è confrontato con l’arte d’avanguardia francese e ha sviluppato un interesse per gli antichi pittori. È poi arrivato in Italia, dove ha sviluppato una grande passione per il paese e ha scelto Pietrasanta, in Toscana, come sua patria d’elezione.
Dopo aver viaggiato tra i continenti, Botero è tornato in America Latina nel 1958, dove ha ottenuto la cattedra di pittura all’Accademia d’arte di Bogotá. Il suo successo si è consolidato nel corso degli anni, vincendo il primo premio all’XI Salone con l’opera “La camera degli sposi” e esponendo a Washington alla Gres Gallery. Nel 1966, dopo essere stato negli Stati Uniti, ha continuato a studiare e perfezionare la sua arte, organizzando la sua prima mostra in Europa, in Germania, seguita da una mostra al Milwaukee Art Center. Ha iniziato a esporre sia in Europa che negli Stati Uniti.
Botero ha trascorso diversi anni a Parigi, dove si è stabilito nel 1973 e ha continuato a dedicarsi alla scultura. Nel 1983 è tornato in Italia e ha aperto uno studio a Pietrasanta, dove ha vissuto per alcuni mesi all’anno. Ha lasciato in eredità numerose opere a Pietrasanta, tra cui due affreschi sulla chiesa della Misericordia sul tema del Paradiso e dell’Inferno.
Purtroppo, la sua arte ha attirato anche l’attenzione dei ladri. Nel 2007, sette statue di bronzo, del valore di circa 4 milioni di euro, sono state rubate dal suo studio. Fortunatamente, nel maggio 2008 tre delle statue sono state ritrovate e i responsabili del furto sono stati arrestati. La morte di Botero rappresenta una grande perdita per il mondo dell’arte, ma il suo lascito rimarrà per sempre.
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