La formica di fuoco, una specie aliena originaria del Sud America, è stata scoperta in Sicilia da un gruppo di scienziati dell’Istituto di Biologia Evolutiva di Barcellona e dell’Università di Parma. Gli studiosi hanno individuato 88 nidi di questa formica, che si trovano in un’area di quasi cinque ettari nei pressi di Siracusa. I residenti del luogo riferiscono di punture dolorose già dal 2019, il che fa pensare che la formica di fuoco sia presente nel territorio da parecchio tempo.
La formica di fuoco è considerata una delle specie invasive più distruttive al mondo. Può formare rapidamente super colonie con più regine, competere con insetti locali e cibarsi di invertebrati, vertebrati più grandi e vegetali. Danneggia i raccolti agricoli e può causare squilibri agli ecosistemi. In termini economici, provoca danni per 6 miliardi di dollari all’anno negli Stati Uniti.
Gli esperti temono che la formica di fuoco possa facilmente colonizzare anche il resto d’Italia e dell’Europa. Analisi genetiche hanno rivelato che gli esemplari presenti in Sicilia hanno avuto origine dalla Cina o dagli Stati Uniti, probabilmente arrivando via mare attraverso il porto di Siracusa.
Gli autori dello studio hanno elaborato un modello per determinare quali parti dell’Europa sono adatte alla formica di fuoco e in che misura i cambiamenti climatici ne favoriranno la diffusione. Il 7% del continente europeo ha condizioni favorevoli alla specie aliena invasiva, e la crisi climatica dovrebbe ulteriormente facilitare la sua diffusione.
Gli esperti chiedono l’aiuto dei cittadini per individuare e monitorare la presenza della formica di fuoco. È stato creato un sito web, www.iNaturalist.org, dove le persone possono caricare foto delle formiche sospette per l’identificazione da parte di esperti.
La formica di fuoco rappresenta una delle principali minacce alla biodiversità e costa al mondo almeno 423 miliardi di dollari ogni anno. Gli esperti sperano di poter debellare questa specie in Italia, prendendo spunto dalle tecniche utilizzate in Nuova Zelanda e in Cina.
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