Daniela Di Maggio, la madre di Giovanbattista Cutolo, è stata ospite a Domenica In per raccontare la sua battaglia per ottenere giustizia per l’omicidio del figlio. Giovanbattista è stato ucciso da un sedicenne a Napoli a causa di una lite per un parcheggio. Daniela ha denunciato l’inaccettabilità di quanto accaduto e ha affermato che l’Italia è stata abbandonata alla violenza di giovani assassini che rimangono impuniti.
La donna sta lottando per cambiare le norme e chiede una legge con il nome di suo figlio, poiché ritiene che lo Stato abbia dato la pistola in mano al sedicenne. Secondo Daniela, le persone al governo devono fare delle riforme, poiché non è possibile fare riferimento alla legge del 1988. I ragazzi di 16 anni di oggi non sono come quelli di un tempo, che giocavano in strada. Oggi hanno armi e Daniela sente il dovere di recuperare questa generazione. Ha incontrato la Premier Giorgia Meloni e altri esponenti del governo nelle scorse settimane, ma ora sta aspettando risposte concrete.
Daniela ha raccontato a Domenica In che il ricordo di Giovanbattista è ancora vivo nel suo cuore e che non riesce a credere che ciò che è successo sia reale. Ha descritto la loro relazione come simbiotica e ha detto che suo figlio non voleva mai lasciarla da sola. Stavano trasferendosi in quelle settimane, ma Giovanbattista inventava sempre scuse per non andare a vivere da solo. Daniela è separata e sua figlia Ludovica studia a Lisbona, quindi erano sempre insieme.
La sera dell’omicidio, Giovanbattista è andato a lavorare e poi a festeggiare il compleanno di un amico. Daniela gli diceva sempre di fare attenzione, di non fare l’eroe e di stare lontano dalle risse. Gli raccomandava di non reagire in caso di furto. Quel 31 agosto, Daniela era andata dal parrucchiere e non aveva avuto l’occasione di dargli i suoi consigli. Giovanbattista ha preso dei colpi di pistola per difendere un amico e ha perso la vita.
Daniela continua la sua battaglia per ottenere giustizia per suo figlio e per cambiare le norme che permettono a giovani assassini di rimanere impuniti. Spera che il suo impegno porti a risultati concreti e che nessun’altra madre debba affrontare la stessa tragedia.
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