Ormai è da parecchio tempo che si discute in merito ai requisiti stringenti legati a Windows 11. In questo contesto, non sono dunque in pochi coloro che si stanno ancora chiedendo se potranno effettivamente utilizzare la nuova versione dell’OS sul proprio PC “datato” o meno. Ebbene, finalmente Microsoft ha fatto chiarezza.
In base ai risultati dei test, Microsoft ha aggiornato l’elenco dei processori supportati, includendo alcuni Intel Core di settima generazione (serie X) e alcuni Xeon serie W. Windows 11 supporta anche il processore Intel Core i7-7820HQ, ma solo per dispositivi con driver basati sul design DCH (Declarative, Componentized, Hardware Support Apps), come il Surface Studio 2.
- Intel: famiglia Core di ottava, nona, decima e undicesima generazione, famiglia Xeon Skylake-SP, Cascade Lake-SP, Cooper Lake-SP e Ice Lake-SP (si aggiungono i nuovi modelli, inclusi quelli Pentium e Celeron).
- AMD: famiglia Ryzen 2000, 3000, 4000 e 5000, famiglia Ryzen Threadripper 2000, 3000 e Pro 3000, famiglia EPYC di seconda e terza generazione (si aggiungono i nuovi modelli). Non è esclusa l’inclusione di CPU Intel 7th Gen e AMD Zen 1.
Rimangono invece fuori i processori AMD basati sull’architettura Zen 1, per cui l’elenco non è stato aggiornato. Nei prossimi giorni verrà rilasciata una nuova versione del PC Health Check (Controllo integrità PC) che consente di verificare il rispetto dei requisiti. Al momento è disponibile solo per gli iscritti al programma Windows Insider. Microsoft ha modificato i messaggi visualizzati dal tool per chiarire meglio i motivi dell’incompatibilità.
Tra gli altri requisiti richiesti figurano anche 4 GB di RAM e il chip TPM 2.0. Microsoft ha fissato il lancio del nuovo sistema operativo per un ancora non meglio precisato periodo incluso tra la fine di questo 2020 2021 e l’inizio del prossimo anno. Gli Insider ne riceveranno una versione di anteprima in via ufficiale a breve, così da poter dare il via a una fase intensiva di test.
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