L’Ucraina sta cercando di riconquistare la Crimea, che è stata occupata dalla Russia, attraverso un piano che si basa su tre obiettivi chiave. Kiev considera la penisola una priorità nella guerra che è iniziata oltre 18 mesi fa. Il consigliere del presidente Volodymyr Zelensky, Mykhailo Podolyak, ha delineato la strategia dell’Ucraina.
Il primo obiettivo è liberare i cieli sulla Crimea per distruggere armi, equipaggiamenti russi e infrastrutture logistiche di valore. Per fare ciò, vengono colpiti i sistemi anti-missile e di difesa aerea.
Il secondo obiettivo è fermare i continui rifornimenti su larga scala, inclusi mezzi e collegamenti, comprese strutture illegali come i ponti nello Stretto di Kerch. Kiev ha cercato di colpire queste opere più volte, con parziale successo.
Il terzo obiettivo è cacciare dalla Crimea nel Mar Nero ciò che resta della flotta russa e ripristinare lo status originario del Mar Nero. Per fare ciò, vengono colpite infrastrutture e navi russe. Recentemente, un cantiere navale a Sebastopoli è stato colpito con danni a una nave e a un sottomarino.
Nelle ultime 24 ore, il ministero della Difesa russo ha dichiarato di aver abbattuto 11 droni ucraini e per qualche ora il ponte di Kerch, che è cruciale per i collegamenti tra Crimea e Russia, è stato chiuso.
Nel frattempo, l’esercito ucraino sta avanzando nella controffensiva non solo verso sud, nella regione di Zaporizhzhia, ma anche verso est, nell’area attorno a Bakhmut. Le forze di Kiev hanno fatto progressi nella zona del villaggio di Andriivka, ma gli scontri duri continuano. Il nemico non vuole lasciare gli insediamenti e continua a combattere, ha affermato il viceministro della Difesa Hanna Maliar.
L’Ucraina sta facendo tutto il possibile per raggiungere i suoi obiettivi e riconquistare la Crimea, ma la situazione rimane complessa e incerta. La guerra continua e entrambe le parti sono determinate a difendere i propri interessi.
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