Il prezzo del petrolio texano (WTI) ha superato i 90 dollari al barile per la prima volta da novembre, a causa delle aspettative che i tagli alla produzione da parte dei grandi produttori dell’OPEC+ come l’Arabia Saudita e la Russia aumenteranno le tensioni sul mercato del petrolio. Il WTI ha raggiunto un massimo di 90,06 dollari e attualmente si sta negoziando a 89,94 dollari (+1,6%), mentre il Brent ha registrato un aumento dell’1,4% a 93,19 dollari, ai massimi da giugno 2022. Martedì, l’OPEC aveva previsto una carenza di offerta di 3,3 milioni di barili al giorno nel prossimo trimestre, mentre ieri l’Agenzia Internazionale dell’Energia (AIE) ha stimato un deficit di offerta “significativo” a causa dei tagli di produzione della Russia e dell’Arabia Saudita.
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