Cinque dipendenti della municipalizzata di Roma Capitale sono stati indagati dalla Procura di Roma per peculato e falsità commesse da pubblici impiegati incaricati di un servizio pubblico. Secondo l’inchiesta coordinata dal pm Carlo Villani, i dipendenti avrebbero utilizzato in modo improprio le carte carburante, sottraendo carburante dai mezzi Ama per un valore di 9mila euro.
Le indagini condotte dalla Guardia di Finanza hanno rivelato l’esistenza di un’associazione per delinquere dedita alla sistematica sottrazione fraudolenta di ingenti quantitativi di carburante dai mezzi dell’Ama. Questa operazione avveniva attraverso il prelievo diretto, noto come “succhio”. Inoltre, sono emerse diverse ipotesi di peculato commesse da altri dipendenti, che utilizzavano le schede carburante loro assegnate per il rifornimento dei mezzi utilizzati durante il turno di servizio. Tuttavia, queste schede venivano invece utilizzate per appropriarsi indebitamente di gasolio, facendo risultare che fosse stato utilizzato per il rifornimento dei mezzi della società.
Durante le indagini sono state riscontrate diverse incongruenze, come ad esempio rifornimenti di carburante effettuati più volte nello stesso giorno su un unico o più mezzi, a distanza di brevissimo tempo e su mezzi diversi. Questo è contrario alla norma, che prevede che il dipendente faccia un solo rifornimento con la carta del mezzo che conduce quel giorno per servizio. Inoltre, è stato rilevato che gli indagati avevano presentato diverse denunce di smarrimento della carta carburante nel periodo compreso tra il 2019 e il 2022.
Le indagini proseguono per accertare ulteriori responsabilità e verificare se ci siano altri dipendenti coinvolti in queste attività illecite. Nel frattempo, i cinque dipendenti indagati dovranno rispondere delle accuse di peculato e falsità commesse da pubblici impiegati incaricati di un servizio pubblico.
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