Il giorno successivo al tragico incidente in cui è stata coinvolta la Freccia Tricolore a San Francesco al Campo, vicino all’aeroporto di Torino-Caselle, si pongono molte domande.
Paolo Origliasso, il padre della piccola Laura che ha perso la vita nell’incidente, si è trovato impotente di fronte alle fiamme che hanno avvolto l’auto. “Il padre ha ripercorso la scena mille volte questa notte, cercando di capire se avrebbe potuto fare qualcosa di diverso”, ha raccontato il dottor Maurizio Berardino del Cto, riferendosi alla notte trascorsa dall’uomo in ospedale a causa delle ustioni riportate nel tentativo di salvare la figlia.
Anche la madre di Laura è in uno stato di angoscia e entrambi sono riusciti a ricostruire quanto accaduto. “Il nostro compito come medici, in quei momenti caotici, era di rimanere concentrati ed evitare di lasciarci coinvolgere emotivamente. Abbiamo preferito restare in secondo piano”, ha spiegato il dottor Berardino.
L’uomo è stato appena dimesso con una prognosi di 20 giorni, mentre la moglie è ancora ricoverata in ospedale a causa delle ustioni più estese. Il chirurgo plastico ha preferito tenerla sotto osservazione per poterla seguire meglio. Paolo Origliasso e Veronica Vernetto sono stati tenuti sotto osservazione durante la notte al Cto e hanno potuto riposare. Non ci sono problemi clinici da segnalare. Il loro altro figlio, un bambino di 12 anni, ha riportato ustioni sul 30% del corpo. I medici rassicurano che il bambino ha trascorso una notte tranquilla.
Ieri sera è stato sedato per precauzione nella Rianimazione del Regina Margherita e curato per le ustioni. È stato attivato anche un supporto psicologico dedicato a lui con una psicologa specializzata in casi pediatrici. Questa mattina è iniziato il graduale risveglio dalla sedazione precauzionale con il supporto della stessa psicologa. Le sue condizioni cliniche generali sono buone e non ci sono motivi di preoccupazione per il suo stato generale.
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