Una ricerca effettuata abbastanza di recente dal Centro Studi Integratori & Salute ha lasciato evincere dai dati emersi una elevata crescita in Italia nel commercio di integratori, per l’appunto. Queste prospettive particolarmente proficue e ottimistiche si sono scontrate, presto, coi rincari generali causati dall’inflazione. Ciò nonostante, in linea generale, il mondo degli integratori continua a macinare sempre più terreno, tenendo anche conto dei problemi generati dalla pandemia, ad esempio. A favorire questo fenomeno ci sono state numerose ragioni. In primis, la digitalizzazione e l’innovazione a cui sono state interessate le aziende di settore ha permesso a moltissime persone di documentarsi al riguardo, acquistando i prodotti che maggiormente si confacevano alle loro esigenze.
A parte questo, l’utilità dei presidi oggetto del nostro articolo è diventata di conoscenza delle masse. Del resto, alcuni integratori alimentari, come ad esempio il d-mannosio, vengono utilizzati per il trattamento di lievi patologie. Per maggiori delucidazioni Dimann, uno dei siti di punta del settore, analizza il d mannosio per la cistite, zucchero semplice che legandosi ai batteri ne favorisce l’eliminazione, risultando molto utile sia in presenza di sintomi, sia in fase preventiva.
L’odierno mercato degli integratori alimentari, stando alle indagini sopracitate, avrebbe registrato un incremento delle vendite fino a quattro miliardi totali. Per il 2025, si stima di arrivare a cinque. Sono, infatti, numeri in costante espansione, a discapito dei fenomeni economici che interessano l’attuale periodo storico. A livello mondiale, comunque, le prospettive di crescita si aggirano intorno all’8%. Al di là delle curve positive, comunque, le presenti vicissitudini economiche potrebbero rendere difficoltosa la crescita nel prossimo futuro, tra reperibilità delle materie prime e del packaging, ma anche in termini logistici, coi trasporti e le tempistiche di produzione. Insomma, il paradigma di riferimento si prepara ad affrontare un’ardua sfida che, però, non dovrebbe compromettere l’andamento positivo dei suoi affari attuali, ma vediamo perché il mondo degli integratori alimentari è cresciuto tanto.
Il boom del mercato degli integratori alimentari, le motivazioni
Ingredienti tracciabili, finalità mirate ed un range molto ampio di prodotti fa degli integratori un elemento di punta negli attuali mercati. I prodotti acquistabili oggi sono molto comodi e veloci da acquistare e possono essere utilizzati facilmente anche fuori casa e in periodi in cui non si pone moltissima attenzione alla dieta o allo stile di vita. I consumatori contano su aziende d’eccellenza per i loro integratori alimentari, utilizzando prodotti di alta qualità, spesso prodotti in Italia.
La sopracitata ricerca, comunque, ci ha permesso di guardare l’andamento del panorama degli integratori nel nostro paese fornendoci, tra le altre cose, i dati sui mezzi più utilizzati per l’acquisto. Nella maggior parte dei casi questi prodotti continuano ad essere venduti maggiormente in farmacia, poiché il consumatore ha la possibilità di consultare un esperto prima di compiere l’acquisto. Questo, però, è giustificato anche dal fatto che alcune aziende di settore non abbiano ancora incrementato il settore vendite con gli store online.
In ogni caso, la stragrande maggioranza dei produttori, oggi, si dice pronta ad abbracciare le tendenze, dichiarandosi aperta a soluzioni di vendita digitale come i siti aziendali, i marketplace ed i portali esterni. Non a caso, le aziende di settore stanno cominciando a investire molto sul web, spostandosi sia in termini pubblicitari che fattuali di vendita online, allo scopo di implementare i rapporti coi consumatori e fidelizzare un maggior numero di clienti diffondendo conoscenza sui prodotti proposti in vendita e sui benefici che essi arrecano. L’utilizzo di un integratore alimentare, oggi, del resto, rappresenta una pratica tanto diffusa quanto sana, in grado di contribuire ampiamente alla perpetrazione di uno stile di vita adeguato, partendo da una dieta equilibrata.
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