Un gruppo di ragazzini di una scuola media di Latina è sotto indagine per aver creato e diffuso fotomontaggi pornografici di cinque compagne di classe e di una professoressa. Le immagini sono state realizzate con l’app di fotomontaggi virtuali Bikinioff e sono diventate virali sui social e sui gruppi di WhatsApp. L’inchiesta è stata avviata dalla Procura dei minori di Roma e ha rivelato che le immagini della professoressa sono apparse anche su siti pornografici. Le indagini si sono estese alle immagini delle cinque studentesse di 13 anni.
Bikinioff è un’app basata sulla tecnica del DeepFake, che utilizza l’intelligenza artificiale per creare immagini realistiche di persone nude. La tecnica combina e sovrappone immagini per creare fotomontaggi estremamente realistici. L’app è accessibile tramite Telegram e non ha limitazioni di utilizzo, ma diventa illegale quando le immagini create vengono divulgate o utilizzate per altri scopi.
Questo caso evidenzia l’importanza di educare i giovani al digitale e al rispetto. L’uso dei social e del web senza consapevolezza dei rischi può essere pericoloso. È necessario insegnare ai ragazzi i confini e il rispetto per evitare situazioni di violenza. Il Garante dell’Infanzia e dell’Adolescenza ha offerto supporto alle famiglie delle studentesse coinvolte.
Questo episodio mette in luce la necessità di una maggiore consapevolezza e rispetto nell’uso delle tecnologie digitali. La vita virtuale e quella reale si intrecciano e possono causare danni se non si è consapevoli dei rischi. È importante educare i giovani a utilizzare il web in modo responsabile e a comprendere le conseguenze delle proprie azioni.
Segui Avvisatore su Instagram: @avvisatore.it