Redazione AvvisatoreIl presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha respinto la domanda di grazia presentata da Walter Onichini, il macellaio padovano condannato a quattro anni di carcere per tentato omicidio. Dieci anni fa, Onichini aveva sparato a un ladro che era entrato nella sua abitazione a Legnaro. Secondo quanto riportato dal Gazzettino, il presidente ha rigettato la domanda di grazia presentata dall’ex moglie di Onichini, tramite il suo avvocato Ernesto De Toni.
Dopo 19 mesi di reclusione, Onichini era stato rilasciato e gli era stato concesso l’affidamento in prova ai servizi sociali dal Tribunale di sorveglianza. Oltre a impegnarsi nel volontariato, poteva lavorare nella macelleria della sorella Chiara, sempre in provincia di Venezia. Tuttavia, dalle 22:00 alle 6:00 del mattino, doveva rimanere a casa e non gli era permesso lasciare i confini della regione Veneto.
La domanda di grazia era stata presentata il 17 novembre 2021 e successivamente inoltrata al Ministero di Giustizia il 24 agosto dell’anno scorso. Dopo ventidue mesi, la richiesta è stata rigettata. Il legale di Onichini, De Toni, ha dichiarato che la domanda di grazia era rimasta ferma a Padova per oltre 9 mesi prima di essere trasmessa al Ministro della Giustizia a Roma. Successivamente, non si avevano più notizie in merito. De Toni ha espresso amarezza per la disparità di trattamento tra Onichini e un’altra persona che aveva commesso un reato simile. Quest’ultima, nonostante fosse pluripregiudicata, era stata arrestata solo dopo 9 anni dai fatti, mentre Onichini era finito in carcere 48 ore dopo che la sentenza era diventata definitiva.
Inoltre, De Toni ha sottolineato che l’altra persona era irregolare ed espulsa dal territorio italiano, ma era riuscita a rendersi irreperibile perché non era stato emesso tempestivamente l’ordine di carcerazione. Nonostante l’amarezza per questa disuguaglianza di trattamento, Onichini ha potuto riprendere in mano la sua vita grazie all’affidamento in prova ai servizi sociali.
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