L’Europa non può accogliere un così grande afflusso di migranti, afferma Giorgia Meloni, che non esclude la possibilità di una “missione europea anche navale” per fermare gli arrivi di migranti, che negli ultimi anni hanno raggiunto livelli record, soprattutto sull’isola di Lampedusa. In un video diffuso da palazzo Chigi, la premier spiega che l’Italia sta subendo una pressione migratoria insostenibile a causa di una difficile congiuntura internazionale che combina problemi già presenti nei paesi africani con una situazione di crescente instabilità, soprattutto nella zona del Sahel. Meloni afferma che l’Africa è chiaramente una situazione difficile, con colpi di stato, calamità naturali, guerra del grano e jihadismo che potrebbero spingere decine di milioni di persone a cercare un futuro migliore in Europa. Tuttavia, è evidente che l’Europa non può accogliere questa enorme massa di persone. La risposta deve essere congiunta tra i paesi dell’UE e Meloni immagina una “missione europea anche navale, se necessario, in accordo con le autorità del Nordafrica, per fermare la partenza dei barconi”. La premier sottolinea l’importanza dei controlli prima delle partenze, verificando in Africa chi ha diritto all’asilo e accogliendo solo coloro che ne hanno effettivamente diritto secondo le convenzioni internazionali, lavorando parallelamente agli investimenti seri nello sviluppo. Meloni ricorda i provvedimenti del governo per fermare i trafficanti di esseri umani e l’immigrazione illegale di massa, concentrandosi sulla difesa dei confini esterni e non sulla redistribuzione dei migranti. L’Italia non può più aspettare e Meloni ha scritto alla presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, per chiederle di visitare Lampedusa e rendersi conto personalmente della gravità della situazione. Ha anche scritto al presidente del Consiglio europeo, Michel, per chiedere di inserire la questione migratoria all’ordine del giorno del consiglio di ottobre e ribadire la necessità di avviare immediatamente una missione UE per bloccare le partenze dei barconi. Nel frattempo, il governo intende adottare misure straordinarie per far fronte al numero di sbarchi sulle coste italiane, tra cui un aumento del termine di trattenimento nei centri di permanenza dei rimpatri per chi entra illegalmente in Italia.
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