Il 18 settembre, il Consiglio dei ministri discuterà un provvedimento che riscrive alcune regole del Codice della strada e lo aggiorna. Il vicepremier e ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini, ha anticipato che il nuovo codice prevede prevenzione, educazione, controlli e sanzioni. Il testo che arriva in Consiglio dei ministri è definitivo, anche se sarà ancora oggetto di limature da parte dei tecnici. Si prevede una stretta sulle sanzioni per chi parla o chatta al telefono mentre guida, con sanzioni pecuniarie triplicate fino a 1.600 euro e sospensione della patente. Inoltre, chi reitera reati particolarmente gravi rischia la revoca a vita della patente. Sarà possibile ritirare immediatamente la patente se il controllo salivare risulta positivo. È previsto anche un divieto assoluto di assumere alcolici per i conducenti e l’obbligo di installare l'”alcolock” per chi è stato colto a guidare in stato di ebrezza. L'”alcolock” impedisce l’avvio del motore se il tasso alcolemico del guidatore è superiore allo zero. Inoltre, sarà punito guidare avendo assunto droghe, indipendentemente dallo stato di alterazione psico-fisica. La positività al test rapido comporterà il ritiro immediato della patente e il divieto di riprenderla per tre anni. Per i recidivi è previsto il ritiro a vita. Anche chi guida parlando al telefonino rischia la sospensione della patente. Sarà introdotta una stretta per i neopatentati, con un divieto di guida di auto potenti che passerà da uno a tre anni. Attualmente, i neopatentati hanno già limiti di velocità differenziati per i primi tre anni. Inoltre, è vietato guidare dopo aver bevuto alcolici, senza alcuna soglia di tolleranza. Con il nuovo codice, il divieto di guida di auto potenti sarà esteso a tre anni dal conseguimento della patente. Durante questo periodo, non sarà possibile guidare autovetture a motore termico con potenza specifica superiore a 55 kW/t, né veicoli per il trasporto fino a otto persone con potenza massima pari o superiore a 70 kW. Per le autovetture elettriche o ibride plug-in, la potenza specifica non potrà superare i 65 kW/t. Saranno previste deroghe solo per il trasporto di disabili.
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