Un tragico incidente sul lavoro ha causato la morte di un operaio edile di 60 anni a Introbio, in Val Biandino, nel Lecchese. L’uomo stava guidando l’escavatore della sua ditta quando, per ragioni ancora sconosciute, è uscito di strada e è caduto in una scarpata. Nonostante sia stato ricoverato in ospedale, l’uomo è deceduto dopo alcune ore.
Il 60enne si trovava al lavoro venerdì mattina a Introbio, nella Val Biandino, nel Lecchese, e stava operando con l’escavatore che aveva utilizzato molte volte in passato. Improvvisamente, per cause ancora da determinare, il veicolo è uscito di strada e ha precipitato in una scarpata, finendo nel torrente Treggia che scorreva sotto la strada interessata dai lavori.
I colleghi presenti si sono immediatamente accorti dell’incidente e hanno chiamato i soccorsi. Tuttavia, le avverse condizioni meteorologiche e la nebbia hanno reso le operazioni di recupero particolarmente difficili. L’elicottero non poteva raggiungere il punto in cui l’escavatore era caduto. Pertanto, una squadra di una dozzina di tecnici, insieme a medici e infermieri del Cnsas, si è avventurata a piedi lungo la scarpata. Il corpo dell’operaio è stato poi portato via dal luogo dell’impatto, prima con un fuoristrada e successivamente con un elicottero che lo ha trasferito in ospedale.
Dopo diverse ore di lotta tra la vita e la morte, il 60enne è purtroppo deceduto in ospedale. L’operaio, identificato come Daniele Tenderini, era l’ex presidente della Pro Loco di Premana. L’uomo lavorava da molto tempo per la stessa ditta e aveva una grande familiarità con il mezzo che stava utilizzando.
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