Paola Turani critica la cancellazione del fondo per i disturbi alimentari
Paola Turani ha espresso il suo dissenso riguardo alla decisione di eliminare il fondo per il contrasto dei disturbi del comportamento alimentare dalla nuova legge di bilancio. La modella ha definito questa scelta come “follia” e ha sottolineato l’importanza di affrontare tali disturbi. Ha affermato: “È inammissibile se si pensa che i DCA sono la prima causa di morte tra i giovani (escludendo gli incidenti stradali). Di conseguenza verranno chiusi reparti, licenziati professionisti, molti pazienti e le loro famiglie si ritroveranno da soli ad affrontare situazioni difficili senza supporto perché i DCA necessitano di una terapia psicologica e fisica complessa che troppe volte si tende a sminuire o, peggio ancora, a ignorare”.
La modella ha condiviso la sua personale esperienza, pubblicando alcune foto in bianco e nero del passato quando era visibilmente magra e raccontando la lotta con il cibo che anche lei ha vissuto sulla sua pelle. Ha dichiarato: “Avevo vent’anni quando, in seguito a una forte pressione psicologica e un meccanismo malato per cui le taglie erano sempre più piccole, iniziai a mangiare meno, a saltare i pasti, poi a non allenarmi più per paura di ‘ingrossare’ e infine a mangiare solo una mela al giorno. Vivevo a Parigi, fare la modella non era semplice: molta competizione e standard altissimi. Mi ero isolata da tutti, perché la malattia questo fa. Ti toglie tutto”.
La lotta contro i disturbi alimentari e la testimonianza di Paola Turani
La cancellazione del Fondo da 25 milioni di euro destinato alla cura dei disturbi del comportamento alimentare ha sollevato diverse critiche. Paola Turani ha espresso il suo disappunto riguardo alla decisione di eliminare questi fondi, sottolineando l’importanza di fornire supporto a coloro che affrontano tali disturbi. Ha inoltre criticato alcuni agenti e ambienti che sembrano incoraggiare il dimagrimento ossessivo, affermando: “Ero finita intrappolata in un circolo vizioso pericolosissimo innescato nella mia testa, ma io amavo troppo il mio lavoro. Ricordo che più dimagrivo e più i miei agenti erano soddisfatti, io lavoravo di più. ‘Non sei mai abbastanza magra per Parigi‘ dicevano”.
La modella ha poi sottolineato l’importanza di prendere una decisione radicale per abbandonare quell’”ambiente tossico” e ha evidenziato il valore di stare con amici e famiglia. Ha dichiarato: “Che la mia vita contava molto di più di una stupida taglia e che se avessero voluto, mi avrebbero scelta anche con qualche kg in più. Ma soprattutto, che stare con amici e famiglia aveva un valore troppo alto per perderlo”.
Vanessa Ferrari e la sua testimonianza sui disturbi alimentari
Anche la ginnasta Vanessa Ferrari ha condiviso la sua esperienza riguardo ai disturbi alimentari. Ha raccontato di aver provato sulla sua pelle la morsa dei problemi alimentari, l’ossessione del peso e la paura del cibo. Ha sottolineato l’importanza dell’equilibrio tra mente e corpo, affermando: “Continuai a lavorare, ma alle mie regole. E andò pure meglio! Ripresi ad uscire, a divertirmi. Così iniziò un lungo percorso, un lavoro di auto-accettazione che non sempre andava di pari passo con i canoni estetici imposti dalla moda a quel tempo, raggiungendo il mio prezioso equilibrio esteriore ma soprattutto interiore”.
Le testimonianze di queste figure pubbliche mettono in luce l’importanza di affrontare i disturbi alimentari e di fornire il necessario supporto a coloro che ne sono affetti. La cancellazione dei fondi destinati alla cura di tali disturbi ha sollevato preoccupazioni e critiche, evidenziando la necessità di continuare a sensibilizzare e supportare coloro che affrontano queste sfide.
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