Un nuovo studio pubblicato sul Lancet Global Health ha rivelato che un uomo su tre sopra i 15 anni è portatore di un’infezione genitale da Papilloma virus (HPV), e un uomo su cinque è contagiato da ceppi oncogenici del virus, che possono causare il cancro. L’HPV è un patogeno che provoca lesioni maligne all’apparato genitale e alle vie respiratorie superiori.
In Italia, la vaccinazione contro l’HPV è raccomandata e offerta gratuitamente a ragazze e ragazzi tra gli 11 e i 12 anni di età. La vaccinazione consiste in due dosi somministrate a distanza di 6 mesi. Se il ciclo vaccinale inizia dopo i 15 anni, sono previste tre dosi. Anche se l’efficacia è massima se effettuata prima dell’inizio dell’attività sessuale, anche i giovani adulti sessualmente attivi possono beneficiarne.
Le ragazze non vaccinate in adolescenza possono richiederla fino a 25 anni compiuti, mentre i ragazzi non vaccinati possono farlo fino a quando avranno 18 anni compiuti. Per ulteriori informazioni, è possibile contattare il medico di famiglia, i centri vaccinali della propria ASL e le pagine informative della propria Regione.
Il Papilloma virus è una famiglia di virus che comprende oltre 200 ceppi diversi che infettano l’uomo. Nei Paesi industrializzati, l’infezione da HPV è la più comune infezione sessualmente trasmessa e rappresenta il principale fattore di rischio per il tumore al collo dell’utero. Negli ultimi anni, sono emerse prove del legame tra il virus e altri tipi di cancro, non solo femminili e non solo nell’area genitale.
Il Papilloma virus può presentarsi in varianti a basso rischio, responsabili di verruche e condilomi, ma anche in varianti ad alto rischio, come HPV 16 e HPV 18, che sono responsabili della maggior parte dei tumori legati all’infezione.
Si stima che otto donne su 10 entrino in contatto con il virus nel corso della vita. Fortunatamente, nella maggior parte dei casi, l’HPV viene riconosciuto dal sistema immunitario e l’infezione viene risolta entro uno o due anni. Tuttavia, il virus può causare il cancro se è presente un ceppo ad alto rischio.
Il nuovo studio ha evidenziato che il virus non fa differenze di genere. La prevalenza di qualsiasi ceppo di HPV negli uomini sopra i 15 anni è del 31%, mentre quella dei ceppi ad alto rischio è del 21%. La diffusione del virus è più elevata nei giovani adulti tra i 25 e i 29 anni, per poi stabilizzarsi e diminuire leggermente. La diffusione del virus è simile in Europa, Nord America, Africa subsahariana, America Latina, Caraibi, Australia e Nuova Zelanda, mentre è dimezzata nell’est e nel sudest asiatico rispetto al resto del mondo.
La maggior parte delle infezioni da HPV è asintomatica, ma ogni anno circa 340.000 donne muoiono per il cancro alla cervice. Il virus è anche associato ad altri tumori dell’apparato genitale, dell’ano, del pene, di vagina e vulva, nonché a tumori della cavità orale, dell’orofaringe e della laringe.
La vaccinazione e altre forme di prevenzione, come rapporti protetti e visite ginecologiche regolari con Pap test, sono strumenti efficaci per ridurre l’incidenza di vari tipi di tumori, soprattutto nei soggetti sotto i 50 anni.
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