Una lettera recentemente scoperta negli Archivi Vaticani rivela nuovi dettagli sulla posizione di Papa Pio XII durante la seconda guerra mondiale. Secondo l’articolo pubblicato da ‘La Lettura’ del Corriere della Sera, Papa Pacelli era a conoscenza dei campi di concentramento e dell’olocausto degli ebrei che vi si svolgeva quotidianamente. Il merito di questa scoperta va a Giovanni Coco, archivista e ricercatore presso l’Archivio Vaticano, che ha definito il documento come un caso unico di enorme valore.
Il ritrovamento di questa lettera potrebbe riaprire il dibattito sui presunti ‘silenzi’ di Pio XII e mettere in discussione la sua causa di beatificazione. Tuttavia, è importante sottolineare che è stato lo stesso Vaticano a scegliere la strada della trasparenza aprendo gli Archivi di quel periodo e portando alla luce questo importante documento.
Lo storico ha espresso la speranza che queste nuove prove possano contribuire a una maggiore consapevolezza e a fare chiarezza sulla terribile stagione in cui Pio XII ha guidato la Chiesa. Ha sottolineato che negli ultimi anni l’Archivio si è impegnato a rendere queste informazioni accessibili a tutti, senza paure o pregiudizi.
Il Prefetto dell’Archivio, mons. Sergio Pagano, ha confermato la scelta di rendere pubblici questi documenti e ha sottolineato che la storia di quegli anni, in particolare il ruolo del Vaticano, è ancora tutta da scrivere.
L’articolo fa anche riferimento a una fotografia di un pugnale con la svastica nazista incisa, che è stato trovato nell’appartamento di Pio XII dal suo successore, Papa Giovanni XXIII. Questo pugnale era stato portato in udienza da un membro delle SS che aveva intenzione di usarlo contro Pio XII, ma poi si era pentito e lo aveva donato al Papa.
Si afferma inoltre che Pio XII era stato sollecitato da Myron Taylor, rappresentante personale del presidente degli Stati Uniti, Franklin D. Roosevelt, a prendere una posizione forte sulla persecuzione degli ebrei, ma non lo fece. Secondo gli storici vaticani, ciò potrebbe essere stato influenzato dalla paura di rappresaglie naziste contro i cattolici polacchi, che erano già sotto il tallone nazista. Inoltre, in molti ambienti vaticani c’era un pregiudizio contro gli ebrei, non solo a livello religioso, ma talvolta anche antisemita.
In conclusione, questa nuova scoperta negli Archivi Vaticani offre nuovi dettagli sulla posizione di Pio XII durante la seconda guerra mondiale e solleva interrogativi sulla sua condotta. Tuttavia, è importante continuare a studiare e analizzare queste informazioni per ottenere una comprensione più completa di quel periodo storico.
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