Il futuro della Piscina delle Rose di Roma è ancora incerto. Il prossimo 15 settembre, l’Eur S.p.A, che è il proprietario dell’impianto nel Municipio IX, ha richiesto all’autorità giudiziaria di procedere con lo sfratto dell’ente gestore a causa di morosità. Questa notizia è stata comunicata dal presidente del Circolo Canottieri Eur 1984, Claudio Schermi, al consigliere capitolino Ferdinando Bonessio, che è anche il presidente della Commissione Sport di Roma Capitale.
Bonessio ha espresso la sua condivisione per il ripristino della legalità e il recupero delle somme non pagate, ma ha anche manifestato preoccupazione per il destino di questa struttura storica dello sport romano. A causa del contenzioso giuridico-amministrativo in corso, la Piscina delle Rose potrebbe chiudere per un periodo indefinito. Questo sarebbe un grande problema per i cittadini dei quartieri sud di Roma, che hanno sempre considerato la piscina un punto di riferimento importante per la pratica sportiva.
Bonessio ha anche sottolineato che l’attuale gestore della piscina ha mostrato la volontà di pagare tutti i debiti pregressi e gli interessi maturati. Sono state avviate trattative per risolvere la questione economica, ma sono state interrotte in modo inspiegabile. Se c’è davvero la disponibilità di sanare i debiti e non ci sono altri ostacoli, Bonessio ha chiesto al Ministero dell’Economia e Finanze, che è l’azionista di maggioranza di Eur S.p.A, di intervenire per risolvere la situazione il prima possibile e evitare la chiusura dell’impianto. Questo garantirebbe la pratica sportiva e migliorerebbe la qualità della vita dei cittadini.
Il futuro della Piscina delle Rose rimane quindi incerto, ma è importante che si trovi una soluzione per evitare la chiusura di questa struttura storica e garantire i servizi sportivi pubblici ai cittadini dei quartieri sud di Roma.
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