Ci avviciniamo alla seconda metà di settembre, che sembra essere caratterizzata da condizioni meteorologiche più dinamiche rispetto ai giorni precedenti. L’oceano Atlantico sembra voler diventare più attivo, e le perturbazioni atlantiche metteranno probabilmente sotto pressione l’anticiclone africano. Nonostante ciò, l’anticiclone africano cercherà di resistere, e nei prossimi giorni potremmo ancora avere anomalie termiche positive.
Tuttavia, ci stiamo avvicinando ad ottobre e il surplus di calore nel Mediterraneo è ancora presente. Questo significa che le prime intense perturbazioni potrebbero portare ad un’atmosfera turbolenta e ad ondate di maltempo molto pesanti.
Infatti, ormai siamo vicini ad ottobre, un mese che negli ultimi anni è stato considerato il più pericoloso dell’autunno, poiché segna il vero cambiamento di stagione.
Il cambiamento di stagione di per sé non è pericoloso, ma diventa rischioso quando le perturbazioni, grazie al surplus di calore presente nei nostri mari, possono dar luogo a fenomeni violenti. C’è il rischio concreto che si formino nuovi cicloni mediterranei, come abbiamo già visto accadere a fine agosto e anche a settembre, quando la Grecia è stata colpita da piogge devastanti.
Pertanto, è importante stare attenti, perché siamo quasi arrivati ad ottobre e inizieremo a percepire gli effetti di questo cambiamento nella prossima decade di settembre. Sarà fondamentale monitorare attentamente queste strutture cicloniche, poiché abbiamo già visto cosa possono fare.
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