Il parroco di Lampedusa, don Carmelo Rizzo, ha parlato del popolo dell’isola come di un gruppo che ha affrontato molte difficoltà ma che merita di essere aiutato. Queste parole sono state pronunciate durante una fiaccolata organizzata in seguito alla morte di una neonata di 5 mesi che si trovava su una barca ribaltatasi. Don Carmelo ha citato le parole del Papa, che dieci anni fa aveva detto che non si dovesse mai ripetere una tragedia simile. Ha sottolineato come l’indifferenza globale abbia preso il sopravvento e come l’uomo venga ignorato nella sua dignità.
Durante la fiaccolata, la croce è stata portata dal parroco e dal sindaco, Filippo Mannino. Il sindaco ha ricordato come Lampedusa abbia dato lezioni di umanità al mondo intero negli anni passati. Ha sottolineato che in questi giorni tutti sono stati messi di fronte all’ineluttabilità della storia, che va oltre le logiche politiche e richiede un cambiamento di rotta, come auspicato dal presidente Mattarella. Ha descritto il popolo di Lampedusa come uno che non si è mai fatto coinvolgere dall’indifferenza globale, ma che è stanco e esausto, costretto a portare una croce troppo pesante. Ha concluso dicendo che l’unica speranza rimasta è quella di non essere abbandonati.
Questo articolo è stato riprodotto dalla ANSA.
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