Il 18 settembre 2023, a Arezzo, è apparso uno striscione davanti alla scuola Guglielmo Marconi di San Giovanni Valdarno, che recitava: “Queste aule ci crollano in testa”. Questo messaggio è stato affisso in seguito al crollo del solaio e del controsoffitto della struttura avvenuto il giovedì precedente. Accanto allo striscione, è stata posta una sagoma cartonata raffigurante uno studente, con dei mattoni sopra di essa. Questa immagine di impatto ha voluto sottolineare che solo per una casualità temporale (il crollo è avvenuto un giorno prima dell’inizio dell’anno scolastico) la tragedia non si è consumata.
In una nota del movimento studentesco, si legge che oltre la metà delle scuole non ha le certificazioni di agibilità statica e di prevenzione incendi. I recenti dossier ufficiali confermano che si verifica in media un crollo a settimana, una cifra spaventosa che dimostra come decine di migliaia di studenti rischino quotidianamente la vita durante il loro percorso scolastico.
La nota del Blocco conclude affermando che non sono più disposti a sopportare il rischio di morire andando a scuola. Chiedono al ministro Valditara di dichiarare lo stato di emergenza per l’edilizia scolastica. Ritengono che i poco meno di un miliardo di euro del PNRR non siano sufficienti per garantire la sicurezza degli studenti.
In sintesi, gli studenti di San Giovanni Valdarno hanno espresso la loro preoccupazione per la sicurezza delle scuole, dopo il crollo del solaio e del controsoffitto della scuola Guglielmo Marconi. Hanno evidenziato che molte scuole non hanno le certificazioni necessarie e che si verificano frequenti crolli. Chiedono al ministro di prendere provvedimenti urgenti per garantire la sicurezza degli studenti.
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