Nel cuore della penisola olimpica di Washington, Mark Elbroch e altri membri del Progetto Puma Olimpico si preparano a esplorare una possibile tana di puma in una foresta destinata al taglio del legno. La loro guida è una giovane femmina di nome Scalp, a cui avevano messo un collare GPS l’anno precedente.
Il collare di Scalp si collega ai satelliti per tracciare i suoi movimenti, visibili come linee rosse sui dispositivi GPS del team. Le tracce che ha lasciato in circa 20 giorni sembrano una ragnatela erratica. Tuttavia, gli esperti di puma sanno che Scalp esce per cacciare cervi e poi torna indietro per allattare i suoi cuccioli.
Il Progetto Puma Olimpico è diretto da Elbroch come capo del Programma Puma per Panthera, un’organizzazione di conservazione dei felini selvatici. In collaborazione con tribù locali, studiano i grandi felini come “specie ombrello” per valutare la salute dell’ecosistema.
Nello stato di Washington è legale cacciare i puma, ma la principale causa di morte per gli animali dello studio è la “rimozione letale”, quando i proprietari terrieri pensano che un puma abbia attaccato il loro bestiame o i loro animali domestici. Questo comportamento può portare a incontri fatali tra umani e puma.
La penisola olimpica è una regione attraente per le persone che cercano di sfuggire alle ondate di calore e alle tempeste causate dal cambiamento climatico. Tuttavia, l’urbanizzazione sta portando a un aumento degli incontri tra umani e puma, poiché sempre più persone allevano animali da fattoria in aree circondate da foreste, che sono habitat ideali per i puma.
La popolazione umana nella penisola olimpica è in crescita, il che aumenta il rischio di conflitti tra umani e puma. Gli studiosi hanno segnalato la regione come un punto caldo di migrazione, con sempre più persone che si trasferiscono in aree con inverni più caldi e copertura forestale.
È diventato evidente che la sopravvivenza dei puma dipende dalla costruzione di un corridoio per la fauna selvatica per collegare le popolazioni della penis
Segui Avvisatore su Instagram: @avvisatore.it