Si è svolta a Roma la conferenza organizzata da Cial, il Consorzio Nazionale Imballaggi Alluminio, dal titolo “Riciclo Alluminio: Italia leader in Europa. Rischi e opportunità nei nuovi scenari economici e normativi”. L’evento aveva l’obiettivo di presentare i risultati del riciclo degli imballaggi in alluminio in Italia e discutere dei nuovi scenari economici e normativi.
Nel 2022, il 73,6% degli imballaggi in alluminio immessi sul mercato in Italia è stato avviato al riciclo, corrispondente a 60.200 tonnellate. Questo risultato ha superato ampiamente gli obiettivi comunitari fissati per il 2025 (50%) e il 2030 (60%). In particolare, il tasso di riciclo delle sole lattine in alluminio per bevande è stato del 91,6% nel 2022, un risultato eccezionale che supera di gran lunga il tasso medio di riciclo europeo del 73%.
Durante la conferenza, è stato presentato il rapporto “Miniere Urbane” di Duccio Bianchi, che evidenzia una crescita significativa dell’utilizzo di alluminio, sia primario che da riciclo, a livello globale. Roberta Niboli, ex presidente di Assiral, l’Associazione dei raffinatori di Alluminio, ha sottolineato il contributo dell’industria alluminiera al processo di decarbonizzazione.
L’alluminio è un materiale riciclabile al 100% e all’infinito, con straordinarie proprietà strutturali. Grazie alla leggerezza del materiale, il packaging in alluminio rappresenta solo lo 0,5% del peso complessivo degli imballaggi immessi sul mercato in Italia. Questo si traduce in un notevole risparmio energetico e una significativa riduzione delle emissioni di CO2.
Tuttavia, la questione del nuovo Regolamento Ue sul packaging e lo smaltimento dei rifiuti da imballaggio è un argomento di grande rilevanza nel settore. La proposta di Regolamento, nota come Ppwr (Packaging and Packaging Waste Regulation), mira a aumentare la circolarità dei prodotti puntando sul riutilizzo del packaging. Cial condivide l’obiettivo di prevenire la produzione di rifiuti di imballaggio, ma esprime preoccupazione per la mancanza di analisi scientifiche solide sui parametri di riutilizzo per alimenti e bevande. Il Consorzio ritiene che sia necessario bilanciare caso per caso la scelta tra riutilizzo e riciclo, preservando gli obiettivi del Regolamento e la vocazione di ciascun Stato membro.
In Italia, si privilegia il riciclo di qualità attraverso la raccolta differenziata estesa a tutte le tipologie di imballaggi in alluminio. Questo approccio differisce dal “closing loop”, in cui una singola tipologia di packaging viene raccolta in modo selettivo e riciclata per ottenere lo stesso prodotto. Il modello italiano, chiamato “metal to metal loop”, prevede la raccolta e il recupero di tutte le tipologie di imballaggi in alluminio, consentendo un (ri)utilizzo ampio dell’alluminio riciclato.
Cial sottolinea che la proposta del Regolamento non tiene conto delle soluzioni già adottate dagli Stati membri. In Italia, il sistema di gestione dei rifiuti è stato costruito con successo sul riciclo, consentendo di raggiungere in anticipo gli obiettivi di riciclo imposti dalle normative europee. Il Consorzio ritiene che sia necessario un approccio equilibrato per ottimizzare la sostenibilità ambientale dell’uso degli imballaggi.
In conclusione, l’Italia si conferma leader nel riciclo dell’alluminio in Europa, superando gli obiettivi comunitari e promuovendo un approccio sostenibile alla gestione degli imballaggi. La conferenza ha evidenziato i risultati positivi ottenuti e ha sollevato importanti questioni riguardanti il nuovo Regolamento Ue sul packaging.
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