La promozione degli studenti sarà influenzata dalla loro condotta, e le norme sul comportamento saranno applicate anche alle scuole medie. Gli studenti che otterranno solo la sufficienza avranno un debito da recuperare. Inoltre, il governo ha deciso di introdurre restrizioni anche per le sospensioni: gli studenti che saranno allontanati dalla scuola per più di due giorni dovranno partecipare ad attività di volontariato. La premier Meloni si è mostrata soddisfatta della decisione, affermando che si sta riportando la cultura del rispetto nelle scuole e si sta rafforzando l’autorevolezza dei docenti.
Cosa cambia:
Condotta: il voto in condotta avrà maggiore importanza nella valutazione complessiva degli studenti e sarà ripristinato anche alle scuole medie. Inciderà anche sui crediti necessari per l’ammissione alla Maturità. Sarà possibile ottenere un voto di 5 e quindi essere bocciati anche per comportamenti che costituiscono gravi e ripetute violazioni del regolamento scolastico. Ottenere un voto di 6 in condotta comporterà invece un debito scolastico alle superiori, che dovrà essere recuperato a settembre con una verifica sui valori costituzionali e di cittadinanza. Solo gli studenti che otterranno un voto di 9 o 10 in condotta avranno diritto al massimo dei crediti che contribuiscono alla media del voto finale per la Maturità.
Sospensione: le sospensioni fino a 2 giorni non comporteranno l’allontanamento dalla scuola, ma richiederanno agli studenti di partecipare alle lezioni in classe, impegnandosi di più nello studio. Se la sospensione supera i 2 giorni, gli studenti dovranno svolgere attività di cittadinanza solidale presso strutture convenzionate. La continuazione di queste attività sarà decisa dal consiglio di classe.
Istituti tecnici: a partire dall’anno scolastico 2024/2025, verrà sperimentato su larga scala il modello 4+2, che prevede percorsi quadriennali seguiti da ulteriori due anni presso le Its Academy. Questa sperimentazione coinvolgerà fino al 30% degli istituti tecnici e professionali del territorio. Sarà utilizzata una metodologia chiamata “on-the-job”, che prevede un’ampia formazione pratica. Un aspetto nuovo sarà l’introduzione dei “campus tecnologico-professionali”, che coinvolgeranno istituti tecnici e professionali in un percorso unico e integrato. Questo permetterà l’ingresso di docenti ed esperti provenienti dal mondo del lavoro, contribuendo a un’offerta didattica più varia e applicata.
La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha ringraziato il ministro per l’Istruzione e il Merito, Giuseppe Valditara, per aver presentato due riforme urgenti e importanti. Ha inoltre commentato che la riforma dell’istruzione tecnico-professionale è di particolare importanza, in quanto rende competitiva questa filiera e la collega al mondo del lavoro e delle imprese, offrendo importanti opportunità lavorative ai giovani e rendendo più competitivo il sistema produttivo italiano.
Nel giorno in cui sono state annunciate le nuove regole sul rispetto e il comportamento a scuola, l’Anpi ha chiesto al governo di rinnovare il protocollo di collaborazione con l’associazione, che ogni anno porta nelle scuole i valori espressi nella Costituzione repubblicana e gli ideali di democrazia, libertà, solidarietà e pluralismo culturale nati con la Resistenza. L’accordo non è ancora stato rinnovato e ciò ha creato uno scontro politico. Il Pd ha sostenuto l’appello dell’Anpi affinché il ministro Valditara rinnovi il protocollo, affermando che non si può dividere sulla difesa delle origini della democrazia italiana e sui valori della Costituzione. Anche il senatore dell’Alleanza Verdi e Sinistra, Tino Magni, ha criticato il ministro per non aver ancora rinnovato l’accordo, definendolo allergico ai valori della Costituzione e sottolineando l’importanza di diffondere questi valori alle giovani generazioni per evitare di ripetere gli errori del passato.
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