Quando si verificano eventi naturali come l’alluvione in Libia, c’è un rischio elevato che microrganismi provenienti dalle feci entrino in contatto con le persone. Questo accade perché il sistema fognario si rompe e le acque sporche si mescolano con quelle pulite. In altre parole, ci riferiamo a batteri come l’Escherichia, la Salmonella e la Shigella, che possono entrare in contatto con bambini o persone vulnerabili. Il fango e l’acqua stagnante, che contengono anche carcasse di animali, rappresentano i maggiori pericoli per la salute. Inoltre, quando si verificano queste tragedie, è importante tenere presente anche il tetano.
Parlando con l’Adnkronos Salute, Massimo Andreoni, direttore scientifico della Società italiana di malattie infettive e tropicali (Simit) e professore di Malattie infettive all’Università Tor Vergata di Roma, ha sottolineato che il bacillo del tetano è presente nell’intestino degli animali e viene normalmente eliminato attraverso le feci. Durante le inondazioni, questo batterio persiste nel terreno e può contaminarlo, rappresentando quindi un pericolo per la popolazione.
È importante essere consapevoli di questi rischi e prendere le precauzioni necessarie per proteggere la propria salute. Durante e dopo un’alluvione, evitare di entrare in contatto con l’acqua stagnante e il fango è fondamentale. Inoltre, è consigliabile lavarsi accuratamente le mani con acqua e sapone per prevenire la diffusione di batteri e altri microrganismi nocivi.
In situazioni come queste, è anche importante essere consapevoli dei sintomi del tetano, come rigidità muscolare e difficoltà a deglutire. Se si sospetta di essere stati esposti al tetano, è fondamentale cercare immediatamente assistenza medica.
In conclusione, durante eventi naturali come le alluvioni, è fondamentale proteggere la propria salute evitando il contatto con l’acqua stagnante e il fango. Inoltre, è importante essere consapevoli dei rischi associati al tetano e prendere le precauzioni necessarie per prevenirlo. La salute e il benessere di tutti sono la priorità in queste situazioni difficili.
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