Nella città di Sebastopoli, in Crimea, è avvenuto un evento di grande rilevanza: la nave da sbarco russa Minsk è stata distrutta e il sottomarino Rostov sul Don è stato colpito. Questo evento è destinato a passare alla storia, poiché l’Ucraina non ha la capacità di combattere i sottomarini russi. Colpire un sottomarino è un’impresa estremamente complessa, che richiede una serie di mezzi come navi antisommergibili, aerei, elicotteri e sottomarini propri. Purtroppo, l’Ucraina non dispone di queste risorse. Secondo Defense Express, citato da Unian, il sottomarino è un obiettivo molto difficile da attaccare e la sua distruzione è un evento unico.
Il portavoce dell’intelligence militare di Kiev, Andriy Yusov, ha dichiarato che si tratta di un danno significativo. È molto probabile che il sottomarino e la nave non possano essere ripristinati. Nel pomeriggio, la nave Minsk era ancora in fiamme, come mostrato dalle immagini pubblicate dai media ucraini.
Questo evento ha delle implicazioni molto importanti e potrebbe avere conseguenze significative sulla situazione geopolitica della regione. È un segnale che la Russia sta aumentando la sua presenza militare e che l’Ucraina si trova in una posizione di svantaggio. È fondamentale che la comunità internazionale prenda atto di questa situazione e agisca di conseguenza per garantire la stabilità e la sicurezza nella regione.
È un momento critico per l’Ucraina e per la comunità internazionale nel suo insieme. È necessario che vengano prese misure adeguate per affrontare questa situazione e impedire ulteriori danni. La distruzione del sottomarino e della nave da sbarco è un evento senza precedenti e richiede una risposta immediata e decisa. Speriamo che la situazione si risolva nel migliore dei modi e che venga ripristinata la pace nella regione.
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