La crisi migratoria sull’isola di Lampedusa si aggrava, con l’arrivo di oltre 7.000 migranti in sole 48 ore. Questo numero supera addirittura la popolazione dell’isola siciliana. Per affrontare questa emergenza, è stato attuato un meccanismo di trasferimento che ha alleggerito la struttura sul molo. Tuttavia, al momento, ci sono ancora 4.200 migranti nel centro di accoglienza, dieci volte oltre la sua capacità massima. Tra di loro ci sono 257 minori non accompagnati e altre 135 persone che sono state scortate nel porto dell’isola dalle motovedette della Guardia di Finanza.
I continui sbarchi degli ultimi giorni hanno messo a dura prova le strutture di accoglienza e il sovraffollamento del molo Favaloro ha causato tensioni e disagi. Durante un tentativo di superare i cordoni di sicurezza, un gruppo di migranti è stato caricato dalla Guardia di Finanza, facendo cadere alcune persone in acqua.
La Croce Rossa ha dichiarato che la situazione dovrebbe migliorare nelle prossime ore e che, a meno di un nuovo picco di arrivi, le presenze nell’hotspot dovrebbero tornare a circa 3.500 persone nelle prossime 48 ore. Tuttavia, il problema principale rimane la presenza di gruppi di migranti non registrati dalle autorità, che spesso vengono abbandonati a se stessi. Alcuni di loro sono stati notati dall’ex sindaca Giusi Nicolini e temporaneamente accolti nell’unico campeggio dell’isola. Anche la parrocchia locale ha offerto uno spazio per accogliere donne e minori non accompagnati, ma la situazione rimane precaria.
È difficile identificare le cause precise di questo aumento degli arrivi. Le condizioni meteorologiche favorevoli agevolano le partenze dal Nord Africa. In particolare, la situazione in Tunisia è grave dal punto di vista economico e sociale, e il governo autoritario di Kais Saied continua a considerare i migranti provenienti dall’Africa subsahariana come capri espiatori.
Una storia emozionante è stata raccontata dal vigile del fuoco Antonello Di Malta. Mentre stava per uscire a cena con gli amici, si è trovato davanti a casa una decina di giovani provenienti dal Burkina Faso che chiedevano da mangiare. Questi ragazzi erano fuggiti dall’hotspot del molo Imbriacola ed erano alla ricerca di cibo. Di Malta ha rinunciato alla sua cena e ha preparato una spaghettata per loro a casa sua.
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