Oggi a Lampedusa sono comparsi degli striscioni con scritte come “Ue e Roma assenti”, “Basta morti in mare. Fermatevi” e “Canali d’ingresso regolari subito!”. Questo è avvenuto dopo l’arrivo di un gran numero di persone negli ultimi giorni, che ha portato l’hotspot ad ospitare ben 7mila persone. Nel centro di contrada Imbriacola, i trasferimenti continuano incessantemente da diverse ore. Questi trasferimenti sono stati organizzati dalla Prefettura di Agrigento, in collaborazione con il Ministero dell’Interno. Sono stati utilizzati traghetti e navi militari per svuotare la struttura, dove operatori e volontari della Croce Rossa Italiana e forze dell’ordine sono stati sottoposti a un grande sforzo. Il presidente della Cri, Rosario Valastro, ha affermato che stanno facendo il possibile e anche di più per garantire pasti, assistenza e soluzioni di emergenza per l’accoglienza, oltre a occuparsi della sicurezza e degli sbarchi. Ora la situazione è più sotto controllo, poiché gli ospiti del centro si sono ridotti a causa dei trasferimenti.
Molte persone, soprattutto giovani, esauste per il caldo, la stanchezza e la fame, si sono allontanate dall’hotspot, scavalcando la recinzione. Davanti alla Chiesa si è formata una fila ordinata, dove i volontari hanno distribuito acqua e cibo. Un piccolo gruppo si è radunato anche davanti alla caserma della Guardia di Finanza. Questi giovani, affamati e alcuni scalzi, sono stati rifocillati dai militari e poi sono stati accompagnati a piedi fino al molo commerciale per essere imbarcati e lasciare l’isola. A Lampedusa si è scatenata una vera e propria gara di solidarietà, con tutti che danno una mano: gli isolani, i volontari e le forze dell’ordine. I lampedusani spiegano che queste persone sono solo stanche e affamate. Ancora una volta, Lampedusa ha dato una lezione di umanità.
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