Il governo Meloni è impegnato nella gestione dei rapporti con l’Europa, affrontando diverse questioni come il Mes, il Pnrr, la trattativa su Ita, il patto di Stabilità e la questione migranti. Non mancano le critiche al commissario Paolo Gentiloni. Nonostante le elezioni europee siano ancora lontane, il loro impatto sul dibattito politico nazionale è sempre più rilevante. Ma come si rapportano gli italiani all’Europa e come valutano i principali temi in discussione?
La fiducia nell’Unione europea è diminuita negli ultimi anni, ma si è ripresa durante la pandemia grazie agli interventi di sostegno ai Paesi membri. Attualmente il 39% degli italiani dichiara fiducia nell’Europa, mentre il 48% esprime sfiducia. Non è solo una questione di orientamento politico, ma anche di condizione sociale. I ceti popolari sono più critici nei confronti dell’UE, mentre i ceti medio-alti sono favorevoli. Nonostante ciò, si tende a ritenere che il rapporto del governo italiano con l’Europa sia più positivo che negativo.
Per quanto riguarda il Pnrr, il 35% attribuisce le difficoltà del governo nel raggiungere i risultati richiesti alle mancate riforme, mentre il 18% le attribuisce alle scarse capacità dei governi precedenti. Il 10% accusa la burocrazia europea e il 9% non vede rallentamenti. Sulla revisione del patto di Stabilità, il 38% ritiene che debba essere rivisto, mentre il 28% pensa che debba essere riproposto nelle forme pre-Covid. Per quanto riguarda Ita, il 37% invita il governo a percorrere tutti i canali diplomatici necessari, mentre il 31% si schiera a favore delle lamentele del governo.
Infine, per quanto riguarda l’atteggiamento da tenere nei confronti dell’Unione europea, il 39% ritiene che il governo dovrebbe adottare un atteggiamento più rigido per difendere gli interessi nazionali, mentre il 38% ritiene che occorra essere più collaborativi. Gli elettori del Pd sono schierati sulla collaborazione, mentre i pentastellati sono più freddi su questa ipotesi. Nel centrodestra, la maggioranza è a favore di un atteggiamento rigido.
In conclusione, l’Europa rimane un tema divisivo, con atteggiamenti parzialmente diversi sia nel centrodestra che tra i 5 Stelle. L’unico partito rimasto europeista è il Pd.
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