È oramai hype per il brand Spaghetti Against the Apocalypse nato dalla geniale intuizione di Francila Spilla, Co Founder del Brand Coreterno che in poco tempo ha scalato l’Instagram del made in Italy artigianale online.
Ma quale forza si cela dietro a questa formula vincente di marketing digitale sapientemente coniugato con i trend del momento?
Sicuramente la sostenibilità che “veste” l’intero progetto di Spilla, rappresenta uno dei punti cardine sui quali Spaghetti risulta ad oggi avere una marcia avanti nonostante il lancio fresco della piattaforma e-shop online e della vastissima concorrenza su scala internazionale.
Spaghetti Against the Apocalypse presso l’Accademia di Belle Arti
La scorsa settimana, infatti Francilla Spilla, CEO and founder di Spaghetti Against the Apocalypse ha tenuto una lezione di fashion design sostenibile presso la Rufa University, una delle eccellenze in ambito di moda e costume a livello nazionale e non solo.
Stiamo parlando di un Centro didattico multidisciplinare e internazionale – ufficialmente riconosciuto dal Ministero dell’Università e della Ricerca (MUR) – che offre percorsi formativi validi ed innovativi nel campo dell’Arte, del Design, dell’Audiovisivo, della Moda, del Game, della Comunicazione visiva e della Media Art.
In occasione della lezione, la CEO di Spaghetti Against the Apocalypse ha portato come esempio di design sostenibile uno dei pezzi forti dell’ultima collezione della casa di moda, i blazer Limited Edition Vintage Spaghetti, spiegando come appunto in un’ottica di economia circolare sia possibile ridare vita e personalità a capi prodotti svariati anni prima e ormai “vecchi”.
Spaghetti Against the Apocalypse: sostenibilità ed economia circolare
Si tratta di capi unici e contraddistinti da un incredibile lavoro artigianale individuale, ricamati a mano attraverso la tecnica della serigrafia e con l’utilizzo di un telaio vintage industriale.
La particolarità della lavorazione di questo genere di capi è indiscutibilmente una delle motivazioni del valore di tali oggetti che non sono semplicemente capi di abbigliamento ma un vero e proprio oggetto da collezione e un’opera d’arte attualizzata all’epoca del digital marketing.
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