Da quando Elon Musk ha permesso le spunte blu a pagamento anche Mark Zuckerberg segue l’onda stravolgendo un tabu che fino a pochi mesi fa nell’immaginario collettivo il badge distingueva i profili ufficiali da quelli falsi per personaggi pubblici e celebrità. Dal web gli utenti scrivono della fine di un’era e ad alcuni personaggi nascono delle perplessità.
Ad oggi nessuna novità concreta da parte di Meta con Instagram e Facebook. Il test di lancio in Australia pare dare segnali positivi.
L’èlite di personaggi che fino ad oggi sulle più note piattaforme social godono del badge si dividono con pensieri diversi. Di fatto il badge di verificato o detto anche “baffo” era per antonomasia l’icona che tutelava gli account delle celebrità dai profili falsi.
Ad esempio su WhatsApp il programma di verifica dei numeri telefonici business contrassegnati da un badge green ha reso credibilità alle grandi aziende. Qui la caccia degli utenti al badge verde sulla piattaforma di conversazione più usata al mondo non ha scaturito una folle richiesta.
Consideriamo alcuni degli artisti italiani più attivi su instagram come Cesare Catania, Davide Vavala, i fotografi Roberto Conte e Marco Del Torchio o critici d’arte dal calibro di Roberto Celestri e Andrea Speziali, astri nascenti capaci di raccontare l’arte tramite i social network.
Non sempre le figure celebri sono verificate anche su altre piattaforme, salvo il profilo di Speziali, artista italiano e già presidente dell’associazione Italia Liberty che ha ottenuto il badge di utente verificato associato quindi alla categoria di “personaggio pubblico” già da diversi anni quando ancora il badge non aveva cambiato la sua natura. Basta curiosare sui social di Twitter, Facebook, Instagram, Tiktok, Pinterest, Tellonym, YouTube, Spotify, Quora, F3 e Telegram – per citarne alcune – che hanno verificato il profilo dell’artista per la sua notorietà. Forse perchè una corposa rassegna stampa che spazia oltre a una pagina su Wikipedia dimostra alle singole aziende la notorietà dell’utente. Un’altro influencer del web già verificato su tutte le piattaforme social è Alberico De Giglio in voga per la sua arte musicale.
Intervistiamo uno dei massimi esperti dell’arte Liberty sul Paese. Risponde su instagram così:
<<Non so cosa dire a riguardo di questi cambiamenti. I vari badge sulle più note piattaforme social gli ho ottenuti da quattro anni a questa parte per tutelarmi da profili falsi. Negli ultimi cinque anni da quando mi sono concentrato più sull’arte pittorica ho prodotto lavori che saranno presto esposti in mostre collettive internazionali e una personale il prossimo anno. Grazie ai social è possibile connettersi più facilmente e creare collaborazioni utili. Sono riuscito a chattare anche con Eamon che ai tempi ascoltavo i suoi successi con il desiderio di conversare. Proprio quella canzone F**K che ascoltavo in gioventù lui diventò un idolo. A chi non piacerebbe conversare con qualche celebrità ? Questo è stato grazie al badge blu, sennò penso era impossibile avere un riscontro.>>.
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