TIM ha rilevato delle “attività anomale” sui suoi server, svolte da parte di soggetti terzi ignoti, che potrebbero aver consentito la sottrazione di alcuni dati, incluse le credenziali di accesso a MyTIM. Il possibile “data breach”, termine che stiamo oramai sentendo sempre più spesso anche in ambito operatori telefonici (vittima illustre è stata ho. Mobile a inizio anno), non dovrebbe aver coinvolto dati che possano abilitare funzioni di pagamento.
Per questa ragione, l’operatore sta informando alcuni clienti tramite mail della disattivazione, in via precauzionale, delle credenziali di MyTIM che vengono utilizzate anche in diversi altri servizi correlati, come ad esempio TIM Party o TIM Personal.
Di seguito l’intera comunicazione:
Gentile Cliente,
desideriamo informarti che, a fronte delle attività di controllo di sicurezza sui nostri sistemi, sono state rilevate attività anomale, svolte da parte di soggetti terzi ignoti, che potrebbero mettere a rischio la riservatezza delle tue credenziali di accesso a MyTIM.Per tua tutela e per garantire la sicurezza delle tue informazioni, stiamo provvedendo a disabilitare in via precauzionale le tue credenziali MyTIM, utilizzate anche per l’accesso ad alcuni servizi TIM correlati (TIM Party, TIM Personal), rendendo obbligatorio il cambio password al primo accesso all’Area privata MyTIM, da effettuare al seguente indirizzo https://mytim.tim.it/auth/recupero-password.html
Se hai già provveduto a modificare la password successivamente alla disabilitazione, ti consigliamo di valutarne la struttura ai fini di una maggiore sicurezza e nel caso di eseguire la procedura di modifica della stessa in occasione del prossimo accesso a MyTIM ed alla tua casella di posta elettronica. Al riguardo, riteniamo opportuno raccomandarti di non utilizzare più la vecchia password, né una simile, nonché di modificare la password utilizzata per l’accesso a qualsiasi altro servizio online, qualora coincidente o simile a quella precedentemente utilizzata su MyTIM. Con l’occasione ti ricordiamo, quali misure idonee a prevenire abusi o frodi, di custodire accuratamente e non divulgare mai sul web le credenziali di autenticazioni a portali o sistemi, utilizzare password “strutturate” (es. composte da numeri, lettere maiuscole e minuscole, caratteri speciali) da cambiare periodicamente, di fare attenzione ad azioni di phishing, di aggiornare periodicamente il software sul tuo PC e cellulare e di utilizzare un Antivirus.
La compromissione delle credenziali di autenticazione potrebbe infatti comportare l’accesso da parte di terzi a servizi online ai quali ti sei registrato, con conseguente perdita di controllo sui tuoi dati personali, possibile acquisizione fraudolenta di informazioni che ti riguardano o anche eventuali situazioni di furto di identità.
Di tale evento, conformemente alla normativa vigente (art. 33 del Regolamento UE 2016/679, il c.d. GDPR), abbiamo inviato formale notifica anche al Garante privacy.
Ci riteniamo in questo caso parte lesa come i nostri Clienti, e ci riserviamo di far valere i nostri interessi e diritti in ogni sede.
Ti informiamo che per ogni esigenza in merito puoi contattarci al nostro Servizio Clienti 187.
Arrivederci da TIM
Secondo quanto riportato, dunque, i clienti contattati saranno costretti a cambiare password al loro primo accesso all’Area privata MyTIM disponibile sul sito web dell’operatore o tramite l’App MyTIM.
Per la modifica della password, TIM consiglia di non utilizzare più la vecchia combinazione alfanumerica e di modificare invece le password uguali o simili a quella che potrebbe essere stata oggetto del data breach, ovvero una effettiva violazione dei dati personali dei clienti.
Discussion about this post