Il tour “aTUTTOCUORE” di Claudio Baglioni inizierà giovedì 21 settembre allo stadio centrale del Foro Italico di Roma. Prima del concerto, abbiamo avuto l’opportunità di assistere alle prove generali dello spettacolo, tre giorni prima. Lo stadio può ospitare circa 8000 persone, ma questa sera, tra giornalisti e invitati, non siamo arrivati al migliaio. Alle 21 in punto, Claudio è salito sul palco, in splendida forma, e ha salutato il pubblico scherzando: “Vedrete quello che altri umani ancora non hanno visto e vi prego di non fare riprese o, se proprio “il demonio della pubblicazione” dovesse prendervi, almeno vi chiedo di aspettare qualche giorno prima di divulgare i video”.
Lo spettacolo è iniziato ed è stato davvero straordinario! Sulle note di “Le vie dei colori”, con proiezioni di immagini sullo schermo gigante e suggestivi giochi di luce, tutti e 80 i ballerini, coristi e performer si sono uniti a Claudio (e ai 21 musicisti) sul grande palco. Da quel momento in poi, ci siamo trovati immersi nel mondo visionario, magico e travolgente di Baglioni e della sua intramontabile musica. Lo spettacolo, diretto artisticamente e registicamente da Giuliano Peparini, è stupefacente ed elegante, un mix di musica, teatro, cinema e danza. I brani del vasto repertorio di Baglioni si sono susseguiti, con tutti i pezzi “cult”, da “E tu come stai” a “Gli anni più belli”, da “Notti” a “Le ragazze dell’Est”.
Ci sono stati nuovi arrangiamenti riusciti, come quello di “Quante volte”, che ha dato al brano un’aria scanzonata e ha portato Claudio a ballare insieme al corpo di ballo. Sembrava divertito e felice. Si è scatenato con “W l’Inghilterra” e le immagini coloratissime che scorrevano sullo schermo, mentre “Quanto ti voglio” ha avuto addirittura un finale rock. La messa in scena di “Mal d’amore”, con costumi sorprendenti, luci sapienti e meravigliose coreografie, ha lasciato senza fiato: è impossibile descriverla a parole e non sarebbe giusto togliere la sorpresa a chi andrà a vedere il concerto. Un altro momento davvero intenso è stato quello di “Uomini persi”, quando Claudio ha cantato con l’immagine di un cielo stellato alle spalle. I momenti più intimi si sono alternati a quelli scatenati e scanzonati, come “Porta Portese” e la sua allegria e i costumi coloratissimi. In totale, sono stati realizzati ben 550 costumi originali appositamente per lo spettacolo. Durante “Questo piccolo grande amore”, Baglioni è salito le scale della scena e si è seduto al piano. Il pubblico, in delirio, ha cantato con lui e non ha smesso più, in un crescendo con “Mille giorni di me e di te”, “Strada facendo” e “La vita è adesso”….
Durante le tre ore e sette minuti di concerto, Claudio non si è fermato un secondo, ha suonato la chitarra e il piano, ha cantato 40 canzoni, ha ballato e ha cambiato 24 giacche (argentate, dorate, rosse, grigie, nere, frac, cappotti). “Alcune sono giacche originali del periodo della canzone che sto cantando: è il mio gioco personale, che mi rassicura, mi conforta, mi fa sentire che il tempo è come se non fosse passato da allora. E poi con le giacche giuste mi sembra di ricordare meglio i testi!” scherza.
Alla fine dello spettacolo, sulle note di “Poster”, con le cinque coriste che intonano: “E andare… lontano…”, Claudio saluta dicendo: “Speriamo di andare lontano!”. Poi, divertito, chiede: “Una cosa che dovremmo decidere è come me ne vado dal palco alla fine!”. Peparini gli risponde: “È bello se sali le scale e poi esci”.
È mezzanotte e venticinque, il concerto è finito da un quarto d’ora circa e Claudio, sorridente e fresco come una rosa, raggiunge i giornalisti, stappa una bottiglia e propone un brindisi. Scherza, tiene il microfono a chi sta parlando e spiega: “Questo è una sorta di terzo capitolo, quello finale, dopo ‘Al centro’ e ‘Tutti su!’, di uno spettacolo che metta insieme la parte musicale con altre visioni, per andare oltre la canzone stessa. È divertente fare un concerto così, ogni sera scopro qualcosa di nuovo, è come stare nel paese delle meraviglie, sentirmi un pre adolescente… Lo spettacolo alla fine di tutto è un gioco e chi decide di venirci a trovare vorrei che per tre ore venisse sorpreso, meravigliato, stupito. Mi piace fare qualcosa di nuovo, che possa essere di evasione, che possa dare la possibilità di fantasticare, di andare oltre”.
In totale, sul palco si muovono 102 persone. “E poi ci sono io, che vengo quasi tutte le sere!” ride Baglioni. Riguardo a una possibile partecipazione a Sanremo come concorrente, Claudio risponde scherzando: “È una provocazione che mi ero già fatto da solo dopo il mio secondo Festival. Mi ero detto: ‘Se dovessi continuare, il terzo anno sarò il direttore artistico e parteciperò con 16 canzoni tutte scritte da me, così sono sicuro di vincere!'” ride.
Ecco le date del tour “aTUTTOCUORE”.
Segui Avvisatore su Instagram: @avvisatore.it