Nel processo di redazione della prossima manovra, al momento non è prevista l’introduzione della Quota 41, ma si prevede una proroga della Quota 103 e l’estensione dell’Opzione Donna a 58 anni per le tre categorie di lavoratrici interessate, anche se non hanno figli. Inoltre, potrebbe essere prevista una facilitazione per il riscatto agevolato della laurea.
Nel frattempo, al fine di sostenere le fasce più deboli, si stanno studiando misure per contrastare l’aumento dei prezzi delle bollette e dei carburanti, nonché l’anticipo della detassazione della tredicesima mensilità, al fine di aumentare il reddito disponibile già entro la fine dell’anno.
Si stima che la legge di bilancio avrà un ammontare di circa 25 miliardi di euro.
“Si tratta di una stima prudente e bisogna aspettare le valutazioni dell’Eurostat e i dati del Tesoro, ma ritengo che l’ammontare possa aggirarsi intorno ai 25 miliardi”, afferma Paolo Barelli, capogruppo di Forza Italia alla Camera.
Un primo assaggio delle misure sarà fornito con il decreto collegato alla manovra, che dovrebbe includere le misure per contrastare l’aumento dei prezzi dei carburanti e delle bollette, nonché la detassazione della tredicesima mensilità. Questo provvedimento dovrebbe essere elaborato tra fine settembre e inizio ottobre, una volta ottenuti i dati della Nadef.
Le bollette e l’aumento dei prezzi dei carburanti sono al centro dell’attenzione del governo, come afferma il ministro Urso. Insieme al ministro Giorgetti e agli altri ministri competenti, si terrà un confronto per capire come intervenire in modo tale che soprattutto i ceti meno abbienti ricevano il sostegno del governo.
Si stanno valutando interventi mirati alle fasce più deboli, ma si sta anche cercando di trovare le soluzioni tecniche migliori per evitare di penalizzare categorie particolarmente colpite dall’aumento dei prezzi dei carburanti, come i pendolari o gli autotrasportatori. Nel decreto collegato alla manovra dovrebbe essere inclusa anche la detassazione della tredicesima mensilità, con un tetto ISEE fissato a 35.000 euro.
Non è ancora certo se ci sarà spazio per lo smart working per i lavoratori fragili in scadenza a fine settembre. È sicuramente un tema in discussione, ma occorre trovare i fondi necessari per coprire un’eventuale proroga. La questione delle risorse rimane sempre il problema principale nella stesura del decreto e della manovra. Il Tesoro sta lavorando, mentre entro un paio di giorni, il 10 settembre, i ministeri devono fornire al Ministero dell’Economia e delle Finanze le indicazioni per la propria spending review per i prossimi tre anni, al fine di tagliare 1,5 miliardi entro il 2026. Circa 2 miliardi dovrebbero arrivare dalla tassa sugli extraprofitti contenuta nel decreto asset, che la prossima settimana entrerà nel vivo con la scadenza per la presentazione degli emendamenti al Senato. Forza Italia ha già annunciato che chiederà modifiche, quindi si avrà un primo test concreto per la tenuta della maggioranza dopo i richiami della premier Meloni alla responsabilità.
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