Redazione AvvisatoreLa Virtus Bologna ha annunciato l’esonero del coach Sergio Scariolo, che ha guidato la squadra dal 2021. L’annuncio è stato dato dal club stesso attraverso una nota sul proprio sito ufficiale. La decisione è stata presa a causa delle dichiarazioni rilasciate dal tecnico agli organi di stampa il 13 settembre 2023, che hanno minato la serenità e l’entusiasmo dell’ambiente virtussino e del gruppo che si prepara ad affrontare la nuova stagione sportiva con l’obiettivo di ottenere importanti risultati sia a livello nazionale che internazionale. Inoltre, è stato sollevato dall’incarico anche il primo assistente Andrea Diana.
La tensione tra il coach e la proprietà è iniziata con la decisione del presidente Massimo Zanetti di esonerare Scariolo, dopo le sconfitte subite contro Milano nelle ultime due finali scudetto. Le frasi pronunciate dall’allenatore durante la conferenza stampa dello scorso mercoledì hanno contribuito ad aumentare questa tensione. Scariolo ha dichiarato che gli obiettivi stagionali sono una questione per la società e ha lamentato l’assenza nel roster di un giocatore in grado di gestire il pallone nei momenti cruciali, dopo la partenza di Milos Teodosic. Questa è la prima volta, nell’era “Segafredo”, che la società ha speso meno sul mercato rispetto alla stagione precedente, segno di un cambio di filosofia. Nonostante ciò, sono stati acquistati Achille Polonara, Ognjen Dobric e Bryant Dunston, mentre Semi Ojeleye e Teodosic hanno lasciato la squadra.
Anche sul “caso Lundberg” le posizioni tra Scariolo e la Virtus erano distanti. Il giocatore è stato messo sul mercato dalla società a causa dei problemi fisici avuti durante i playoff precedenti. Tuttavia, il rapporto tra Scariolo e la Virtus si era già logorato da tempo, come dimostrano le parole pronunciate dal coach nella conferenza stampa di fine anno citata nel comunicato del club. Inoltre, il contratto di Scariolo non è stato rinnovato, nonostante fosse in scadenza a giugno 2024. In passato, erano circolate voci di mercato che lo avevano accostato alle panchine di Toronto Raptors e Real Madrid.
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