Durante la visita a Lampedusa della presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha sottolineato che questa non è solo un gesto di solidarietà verso l’Italia, ma un gesto di responsabilità dell’Europa verso se stessa, poiché i confini dell’Italia sono anche i confini dell’Europa.
Meloni ha ribadito che la soluzione al problema delle migrazioni illegali non può essere trovata attraverso la redistribuzione dei migranti, ma solo attraverso la fermata delle partenze illegali. Questa è la richiesta sia dei cittadini che dei rifugiati stessi.
La presidente del Consiglio ha sottolineato l’importanza di trovare soluzioni serie e durature per affrontare il problema delle migrazioni illegali e ha invitato tutti a lavorare insieme verso questo obiettivo. Ha sottolineato che non ha senso che una parte si impegni per trovare soluzioni mentre un’altra parte le smonta per ragioni ideologiche.
Meloni ha anche evidenziato l’importanza di implementare rapidamente il memorandum siglato con la Tunisia, che potrebbe essere il primo passo verso accordi simili con altri paesi del Nord Africa. Ha ringraziato von der Leyen per il suo contributo e ha sottolineato che l’Europa offre un aiuto chiedendo in cambio un contributo.
La presidente del Consiglio ha annunciato che nel prossimo Consiglio dei ministri verrà presentata una norma per estendere al massimo consentito dalle regole europee il trattenimento ai fini del rimpatrio di chi arriva illegalmente in Italia. Ha anche dato mandato al Ministero della Difesa di attivarsi immediatamente per realizzare le strutture necessarie.
Meloni si è mostrata ottimista sul fatto che al prossimo Consiglio europeo di ottobre verranno trovate soluzioni per l’emergenza degli sbarchi e il contrasto all’immigrazione illegale. Ha inoltre sottolineato la necessità di coinvolgere le Nazioni Unite in questa questione.
Infine, la presidente del Consiglio ha ringraziato i cittadini di Lampedusa per la loro accoglienza e ha promesso di migliorare le condizioni sull’isola. Ha anche sottolineato che i migranti donne e i minori di 14 anni devono essere trattati in modo diverso dagli uomini soli in età lavorativa e che questo sarà oggetto dei provvedimenti che verranno presi nel prossimo Consiglio dei ministri.
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